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01.04.2014 - 08:330

Una app che individua frontalieri e padroncini. Il creatore: "Niente caccia alle streghe, ma siamo nell'era del Grande Fratello"

IL PESCE D'APRILE DI LIBERATV - Si chiama Frontiers Detector e grazie alla fotocamera dei cellulari fornisce informazioni su chi vive in un raggio di 50 chilometri dal confine e lavora in Ticino

ZURIGO – Sembra una storia da Grande Fratello, e in effetti, trent’anni dopo l’epoca in cui Orwell ambientò il suo celebre romanzo, il Grande Fratello è alle porte. Una società di Zurigo, diretta dall’ingegnere informatico Karl Schellenberg, programmatore indipendente, ha creato una applicazione per smartphone che promette di scatenare polemiche. L’ha chiamata "Frontiers detector".

È un sofware in grado di identificare persone che hanno un profilo Facebook rastrellando su di loro tutti i dati disponibili in rete. Schellenberg, per dare maggiore visibilità al suo prodotto, intende cavalcare il clima politico che si è creato dopo il voto del 9 febbraio e promette che la sua applicazione, disponibile da maggio, sarà in grado di individuare con una buona percentuale di successo i lavoratori frontalieri e i padroncini. Insomma, un vero e proprio Grande Fratello che, utilizzando la fotocamera del cellulare, potrà fornire in tempo reale indicazioni personali sugli stranieri (nel caso del Ticino italiani), frontalieri o padroncini, che si trovano in Svizzera per lavoro. “Ma non voglio che si apra una caccia alle streghe – precisa -. Per me è soltanto un ‘gioco’ che vuole anche mettere in guardia le persone dai rischi che i social network e le nuove tecnologie rappresentano per la nostra sfera personale”.

Come funziona l'app "Frontiers detector"?

"Ha un funzionamento elementare. La fotocamera del telefono riconosce i volti e li confronta online andando ad interrogare diversi motori di ricerca, i social network e siti internet privati e istituzionali. Noi tutti lasciamo traccia di noi stessi in rete e la nostra app non fa altro che registrare la nostra posizione tramite il GPS e quindi, riconoscendo i confini tra le nazioni, l'app va a scandagliare i contenuti online in un raggio di una cinquantina di chilometri".

In pratica cosa succede?

"Ipotizziamo di essere a Lugano. La macchina fotografica del nostro telefono individua 10 volti. Istantaneamente il software va a cercare per esempio in tutti i profili facebook che hanno una relazione con i paesi del raggio di 50 chilometri dai confini. Tutti noi nei social network scriviamo "Vivo a Varese", piuttosto che "lavoro a Mendrisio". L'algoritmo preleva dunque le informazioni dalla rete, in generale, non solo dai social network. Per esempio una persona potrebbe essere iscritta ad un club di calcio o di tennis e questi ultimi hanno una registrazione "geografica". In questo senso la nostra app incrocia tutti i dati e in meno di un paio di secondi riesce a segnalarci quali persone che vediamo nel visore del telefono siano frontalieri piuttosto che turisti, o italiani residenti in Ticino. Ovviamente la app riesce a individuare unicamente le persone che hanno un profilo Facebook e che hanno inserito nello stesso almeno una loro fotografia. E lo fa con un margine di errore che abbiamo stimato del 10% al massimo".

Pensate possa avere successo?

"Pensiamo che possa essere utile soprattutto per l'identificazione dei "padroncini", che anche qui a Zurigo stanno mettendo in ginocchio l'economia locale. Secondariamente la nostra è una provocazione per rendere attente le persone sul tema della privacy. Oggigiorno una app del genere è totalmente legale e per il primo maggio, in occasione della festa dei lavoratori, la nostra applicazione sarà disponibile gratuitamente su tutti gli store di tutte le marche di telefonini della nuova generazione".

Il vostro guadagno?

"Ci sarà la versione "Plus" che oltre a segnalare la persona, indicherà anche i dati anagrafici, età, segni particolari, eccetera. Tutto conformemente alla legge, nel senso che darà informazioni reperite in rete. Da qui l'importanza di rendersi conto che tutto quello che scriviamo online, diventa patrimonio pubblico".

FG

 

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