Un'estate nera per Hollywood, la peggiore dal 1997. Gli incassi al botteghino sono crollati: fra il primo fine settimana di maggio alla fine di agosto, le vendite dovrebbero attestarsi a 3,9 miliardi di dollari, il 15% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Un risultato peggiore delle attese: che non sarebbe stata un'estate facile in molti lo avevano previsto, con gli esperti del settore che prevedevano una contrazione dell'11% in seguito alla "distrazione" legata ai mondiali di calcio e ai problemi di produzione di alcuni film molto attesi, la cui uscita è stata posticipata.
Il bilancio - riporta il New York Times - però è peggiore delle attese. E nessuno se lo attendeva. I film che dovevano essere una 'hit' hanno deluso: il futurista 'Edge of Tomorrow' di Tom Cruise ha incassato solo 99,9 milioni di dollari nonostante le buone recensioni e dopo essere costato almeno 250 milioni di dollari a Warner Bros per la produzione e il marketing.
La stessa delusione l'hanno causata 'Hercules' e 'Sex Tapè con Cameron Diaz: nessuno dei due è riuscito a realizzare vendita in linea con le attese. Molti osservatori puntano il dito sull'ampia scelta a disposizione del pubblico per spiegare il calo.
Gli studios affermano che sono spesso i mercati stranieri, non quello americano, a rendere il film una 'hit' e che quindi valutare il successo o meno di una pellicola solo sul mercato statunitense non è corretto.
Ma anche quest'ultima affermazione non è, secondo molti, precisa: quello che gli studios non dicono è che le vendite di biglietti oltreoceano sono meno redditizie.
Quello che Hollywood non sembra voler recepire è il chiaro messaggio che arriva dagli amanti del cinema: "siamo stufi di vedere sempre le stesse cose, sempre più spesso". E la colpa - secondo gli osservatori - non è dei serie o dei super eroi, ma sta nel fatto che molti film sono molto simili a pellicole passate, talvolta anche con gli stessi protagonisti, senza essere una serie.