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Politica e Potere
11.12.2014 - 13:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ecoincentivi, i referendisti rispondono al Governo: "No a questi squallidi giochetti: avanti con il referendum con ancora più determinazione"

I giovani PLR e UDC: ""Di fronte a questi ricatti, dobbiamo ricordare che i cittadini pagano già CHF 132'000'000.00 di imposte di circolazione! Il Cantone è tra i più cari della Svizzera, ben 5 volte maggiore dei vallesani"

LUGANO - Ieri il comunicato del Governo. Oggi la risposta (per le rime) dei referendisti. Continua far discutere il pacchetto sugli ecoincentivi recentemente votato dal Gran Consiglio e che probabilmente dovrà superare lo scoglio popolare. O per meglio dire continua a creare polemiche la modalità di finanziamento del pacchetto ecologico scelto da Governo e Parlamento: ovvero tramite l'aumento delle imposte di circolazione. Contro questo aumento i giovani PLR e UDC hanno lanciato la raccolta firme. Ieri, a sorpresa, il Consiglio di Stato ha diramato un comunicato stampa dove si spiegava che senza l'aumento delle imposte di circolazione non era possibile finanziare il pacchetto ecologico. E, di conseguenza, fintanto che il popolo non si sarebbe eventualmente espresso tutto veniva congelato. "Prendiamo atto con stupore - ribatte oggi con una nota il comitato referendista - della decisione a nome del Consiglio di Stato firmata dai Ministri Norman Gobbi e Claudio Zali, di voler – a sorpresa - congelare il credito in favore della mobilità aziendale. E questo nonostante le dichiarazioni del Ministro Claudio Zali che (dalle colonne del Corriere del Ticino del 2.12.2014) affermava “Ai giovani liberali e democentristi devo comunque dare atto di avere apparentemente avuto l'accortezza di non contestare esplicitamente la parte del decreto che stanzia i fondi in favore della mobilità aziendale, per la quale abbiamo progetti pronti che potranno così essere messi in pratica senza indugi e a beneficio di tutti”. Come mai un Ministro così decisionista, d'un tratto gira le carte in tavola e mostra una tale chiusura? Trattasi forse di improvvisazione? Soprattutto se si pensa che rispetto alla proposta in Parlamento di offrire il trasporto pubblico gratuito a tutti i giovani il ministro non ha fatto una piega. Come mai in quell'occasione i soldi ci sarebbero stati?". "Nel frattempo - scrivono ancora i giovani PLR e UDC - i programmi di mobilità aziendale vanno avanti: alcuni comuni hanno stanziato crediti straordinari in favore della mobilità aziendale, oltre ai vari contributi per abbonamenti arcobaleno, buoni reka offerti a prezzo scontato dai datori di lavoro. Inoltre, a nostro parere, i CHF 5 milioni di eccedenze già disponibili possono essere spesi dal Cantone in programmi realmente utili a favore della mobilità aziendale. Piuttosto che chiedere nuovi sacrifici alla popolazione per stanziare sussidi a fondo perso, vogliamo che i Consiglieri di Stato Gobbi e Zali rivedano la spesa all’interno dei loro dipartimenti e l’efficacia della stessa. I soldi per la mobilità aziendale ci sono, bisogna solo prendere delle decisioni. Troppo facile buttare nel mucchio proposte raffazzonate peraltro fatte da altri. Noi crediamo che a questo modo di fare politica ci si debba opporre. "Di fronte a questi ricatti, dobbiamo ricordare che i cittadini pagano già CHF 132'000'000.00 di imposte di circolazione! Il Cantone è tra i più cari della Svizzera, ben 5 volte maggiore dei vallesani e oltre il 30-40% rispetto ai grigionesi, malgrado il nostro reddito mediano sia fanalino di coda nelle statistiche elvetiche. Il nocciolo della questione rimane: come richiesto dall’ACS e dal TCS una riforma del calcolo dell’imposta di circolazione è doverosa. Chiediamo al Ministro Norman Gobbi di giustificare la differenza di tassa di circolazione tra il Ticino e il Canton Grigioni. Alla luce di ciò risulterà in modo chiaro che un ulteriore aumento non è assolutamente giustificato. In conclusione quindi i fondi per la mobilità aziendale ci sono. Vi sono ben altri compiti da svolgere, prima di chiedere nuovi aumenti delle tasse! Ma forse questo è meno pagante elettoralmente. . Il comitato referendista dice no a questi squallidi giochetti e va avanti con ancora più determinazione", si conclude la nota.
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