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01.10.2015 - 08:580
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ticino: terra di rinnovabili e progetti innovativi. Premio InfraWatt per la sostenibilità 2015 alle AIL, a Gambarogno e Brissago

I tre Enti sono stati premiati per gli importanti risultati raggiunti nel risparmio energetico grazie all’impiego di pompe ad alta efficienza energetica.

LUGANO - Quando i Comuni, il Cantone e la Confederazione collaborano insieme il Ticino ne esce vincente. La dimostrazione è stata data oggi in occasione della premiazione per i progetti di efficienza energetica dove ben tre premi sono stati vinti da progetti realizzati nel nostro Cantone. I vincitori del Premio InfraWatt per la sostenibilità è stato attribuito a: Città di Lugano, Aziende Industriali di Lugano (AIL); Comune di Gambarogno; Comune di Brissago: per gli importanti risultati raggiunti nel risparmio energetico grazie all’impiego di pompe ad alta efficienza energetica. Durante la premiazione, che si è tenuta presso la Camera di Commercio dell’industria e dell’artigianato per sottolineare anche l’importante economica dei progetti, sono intervenuti i rappresentanti del Cantone, della Confederazione, delle Aziende distributrici e produttrici di energia così come i rappresentanti degli ingegneri che realizzano questo genere di opere. Il Direttore CCIA-TI Luca Albertoni ha ricordato l’importanza di un approvvigionamento energetico a prezzi concorrenziali per le aziende del nostro Cantone e sottolineato quanto sia imperativo per le aziende del cantone avere un equilibrio anche nei prezzi. Il responsabile del settore energie termiche e rinnovabili di AIL, Ing. Mathieu Moggi, ha portato l’esempio di come il Ticino può essere da esempio per la Svizzera tutta utilizzando il calore residuo dalle acque reflue portando da esempio i progetti che AIL sta sviluppando e svilupperà in futuro per la regione del suo comprensorio. Mentre, da parte della comunità scientifica l’ing. Marco Tunesi ha illustrato quali sono i temi che toccheranno il futuro di questo settore e illustrato come l’acqua potabile, gli alimenti ed il recupero di essi possono diventare delle fonti sia per l’elettricità che per il calore. Un esempio importante è quello che si sta realizzando con il recupero di energia dalle acque di raffreddamento del Centro nazionale di calcolo scientifico di Lugano. L’ing. Andreas Hurni, di InfraWatt dal canto suo ha invece presentato il ‘Progetto faro del UFE’: pooling di regolazione nell’approvvigionamento di acqua e negli impianti di depurazione dell’Ufficio federale dell’energia che potrà essere da sostegno, anche finanziario, per potenziale le infrastrutture. Al termine delle presentazioni un piccolo di dibattito fra l’on. Filippo Lombardi, Consigliere agli Stati e Presidente InfraWatt, l’ng. Giovanni Bernasconi, Dipartimento del territorio, Mauro Suà, Direttore generale di AMB e Presidente SSIGE, l’ing. Floriano Beffa, Membro del CdA di SES e AET, il Prof. Roman Rudel, SUPSI, ha evidenziato di quanto sia importante trovare un equilibrio fra le fonti rinnovabili e fossili di modo da guardare anche in futuro al benessere della popolazione che utilizza l’energia che viene prodotta. Il mercato sta cambiando ma la collaborazione fra le istituzioni, la ricerca, le aziende e la politica potranno assicurare un approvvigionamento efficiente ed efficace. L’on. Lombardi ha ricordato che la discussione a livello politico è in corso, il dibattito sulla Strategia energetica 2050 appena iniziata dovrà tener conto anche delle esigenze delle regioni periferiche e sarà quindi importante dare continuità all’opera di difesa in corso, impegnandosi al massimo e unendosi in un unico sforzo per raggiungere degli obiettivi importanti che, come è avvenuto oggi, hanno dimostrato che il Canton Ticino può primeggiare ed essere da esempio per il resto della Svizzera.
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