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Cronaca
12.10.2015 - 06:450
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano a luci rosse, 33 gli appartamenti ‘beccati’ in Città: ecco dove e come funziona fra Booking, prezzi gonfiati e… melina

Dopo il pugno di ferro annunciato l’estate scorsa, il Comune ha riportato la situazione alla normalità nella maggior parte degli stabili. Tra questi, uno di proprietà della ditta Bignasca: “Informati dalla polizia, abbiamo allontanato le ragazze”

LUGANO – Il pugno di ferro era stato annunciato nell’estate 2014. In un anno sono 33 gli appartamenti individuati dalla task force messa in piedi dal Municipio di Lugano per debellare la prostituzione “residenziale”, come riporta oggi Ticinonline che ricostruisce una mappa della (fu) Città a luci rosse, fornendo un elenco quasi completo dei luoghi individuati.

La situazione, ha fatto sapere il Municipio, nella maggior parte dei casi, 29, è già tornata alla regolarità. La maggiore concentrazione, con sei appartamenti, era in via Beltramina (per l’elenco completo, vedi in coda all’articolo).

Il portale però anche parlato con alcuni dei proprietari degli appartamenti “hot”.  Alcuni di questi, scrive, hanno nomi conosciuti e sembrano essere specializzati nel ramo. Come è il caso di quattro locali intestati a una società di proprietà di una persona già nota alle cronache giudiziarie, al momento indagata per reati finanziari, che, interpellata da Tio, taglia corto dichiarando che si tratta di case vacanze: “Vengono prenotati tramite Booking.com per poche settimane, non posso fare verifiche su tutti gli ospiti”.

La maggior parte dei proprietari si dice ovviamente all’oscuro di quanto capitava fra le mura dei suoi appartamenti. Ma proprio Booking sembra essere fra i mezzi più comuni per affittare le alcove. Altri invece non fanno melina e si tutelano, o si approfittano, della situazione applicando un sovrapprezzo del 20% sull’affitto “per via dei fastidi e l’alto rischio di mancati pagamenti”, come spiega al portale il proprietario di quattro appartamenti in via Alla Bozzoreda e via Industria. Un altro affittacamere, che gestisce quattro degli appartamenti in cui il Municipio è intervenuto, ha invece le idee chiare: “Le autorità farebbero meglio ad accettare e a tassare questo fenomeno, che a Lugano è sempre esistito ed esisterà sempre”

Nella lista, compare anche un appartamento di via Monte Boglia, in cui la Polizia è intervenuta questa estate, della Bignasca A&G, di proprietà di Boris Bignasca e del coordinatore della Lega dei Ticinesi, Attilio. Contattati, dalla ditta hanno spiegato che, informati che una o più inquiline esercitavano al prostituzione, hanno provveduto subito ad allontanarle.

Le vie e il numero di appartamenti
via Beltramina (6); via Taddei (3); via Alla Bozzoreda (2); via Ceresio (2); via Massagno (2); via Industria (2); Cinque vie (1); via Ciseri (1); via Vanoni (1); via Bagutti (1); via Al Chiosco (1); via Del Tiglio (1); P.zza Riscossa (1); via Molinazzo (1); via Rava (1); via Maggi (1); via Maraini (1); via Monte Boglia (1).

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