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Politica e Potere
13.12.2016 - 09:310
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Cerimonie, discorsi, banchetti, inchini e salamelecchi... Ma dietro le grandi opere delle FFS restano una scia di malcontento e una lunga serie di scelte inaccettabili. Le Ferrovie inaugurano la stazione di Lugano, ma tagliano il "treno degli studenti". P

La soppressione del treno degli studenti ha suscitato una reazione indignata dell’utenza, che è stata fatta propria da Amanda Rückert e da altri otto deputati, che hanno firmato un’interrogazione al Governo

BELLINZONA – Sono mesi che le Ferrovie federali inaugurano e festeggiano a suon di banchetti, corni delle Alpi, bandelle, discorsi, serate speciali, cerimonie… La galleria di base del Gottardo, la nuova stazione di Bellinzona, la nuova stazione di Lugano…

Probabilmente il CEO Andreas Meyer non è mai sceso in Ticino così frequentemente in tutta la sua vita. Una presenza tale da meritare la residenza onoraria, anche se continua a definire Marco Borradori sindaco di Bellinzona, incorrendo in un duplice lapsus degno di renziano “Stiamo facendo il Gottardo”.

Ma dietro le feste i dirigenti delle Ferrovie (e di Alptransit) hanno lasciato una scia di diffuso malumore tra la gente e tra i politici. Hanno compiuto scelte assurde, inaccettabili, arrogati, che avremmo dovuto ripagare con fischi e lanci di pomodori marci anziché con applausi, selfie, inchini, tappeti rossi e salamelecchi. Il travertino romano alla stazione di Bellinzona, la chiusura dello sportello di Giubiasco gestito dai disabili, il famoso depliant sui ticinesi che bevono grappa, i catering affidati ad aziende lucernesi, il vino italiano da quattro soldi ai festeggiamenti di Sigirino…
Ora, il giorno dopo l’inaugurazione in pompa magnissima della stazione di Lugano, si scopre che, quatti quatti i dirigenti delle FFS hanno tagliato anche il treno degli studenti, e hanno soppresso una corsa del TILO da Locarno. Come dice il proverbio “passata la festa gabbato lo santo”. Meyer se n’è tornato a casa e probabilmente per un po’ non lo vedremo più in Ticino.

La soppressione del treno degli studenti ha giustamente suscitato una reazione indignata dell’utenza, che è stata fatta propria dalla leghista Amanda Rückert e da altri otto deputati, che hanno firmato un’interrogazione al Governo: Massimiliano Ay, Lara Filippini, Giorgio Fonio,  Milena Garobbio, Sabrina Gendotti, Simone Ghisla,  Andrea Giudici e Tamara Merlo.

“L’11 dicembre 2016 Alptransit è finalmente diventato una realtà – si legge nell’interrogazione -. L’opera del secolo ha consentito di abbreviare i tempi di percorrenza e di velocizzare i collegamenti ferroviari tra il Ticino e il resto della Svizzera.  È giusto sottolineare l’importanza di questo progetto per il futuro del nostro Paese, ma non bisogna trascurare un grave elemento negativo venuto alla luce in questi giorni e che ancora una volta penalizza il Ticino e i ticinesi ed in particolare chi proviene dal Sottoceneri. Un elemento che tocca direttamente chi il treno lo utilizza per progettare il proprio futuro personale: gli studenti universitari”.

Da sempre gran parte dei pendolari che fanno la spola tra il Ticino e le città universitarie d’oltre Gottardo sono proprio gli studenti, che usano i treni soprattutto il venerdì (verso sud) e la domenica sera (verso nord), spiega l’atto parlamentare. “Oltre all’abbonamento a metà prezzo, i giovani fino ai 25 anni possono beneficiare dei vantaggi derivanti dal cosiddetto Abbonamento Binario 7, che può essere acquistato solo se si è già in possesso di un abbonamento a metà prezzo, costa 129 franchi all’anno e consente di viaggiare liberamente in seconda classe su tutto l’asse ferroviario tra le ore 19:00 e le ore 05:00. I treni che partono in questa fascia oraria sono ovviamente molto gettonati dai giovani, molti dei quali fanno importanti sacrifici per pagarsi gli studi, e con loro li fanno le rispettive famiglie. Negli ultimi anni abbiamo già purtroppo assistito a una riduzione dei treni interregionali dopo le 19, tra l’altro a fronte di un continuo aumento del prezzo dei biglietti. Ora arriva l’ennesimo inaccettabile taglio da parte della Ferrovie federali”.

Infatti, fino al 10 dicembre, si contavano in partenza da Lugano nelle fasce orarie serali treni nei seguenti orari: 18:10, 19:10, 19.34, 20:10 e 21:10. Quindi, 4 possibili convogli in partenza dopo le 19:00 di sera.  La domenica sera questi treni erano sempre stracolmi di studenti diretti oltre Gottardo.

Ma con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario il treno delle 19,10 è stato inspiegabilmente soppresso. Oggi infatti chi viaggia da Lugano verso la Svizzera interna ha a disposizione convogli alle 18:43, alle 19:43, 20:11, 20:43 o 21:43.

Il treno in partenza alle 18:43 da Lugano obbliga a pagare il biglietto fino a Bellinzona, ciò che corrisponde a franchi 5.50 per i possessori di un biglietto a metà prezzo, franchi 7.60 da Chiasso. Per chi torna spesso a casa, sull’arco dell’anno la spesa può diventare molto importante.

E ancora: “Di fatto i treni in partenza alle 20:43 e delle 21:43 possono entrare in considerazione per chi studia a Zurigo, ma non ad esempio per chi deve recarsi fino in Svizzera francese. In ogni caso giungono a tarda ora, ciò che vanifica del tutto i benefici introdotti dall’utilizzo della galleria di base del San Gottardo. L’eliminazione di treni nella fascia oraria compresa tra le 19 e le 20 di sera, comporta chiari problemi anche nei casi (ahinoi frequenti) di ritardi o mancate coincidenze con il resto della rete di trasporto pubblico per raggiungere la stazione di Lugano”.

Di fatto è stato abolito il treno “di punta”, ovvero l’importante convoglio precedentemente in partenza dalle 19:10 da Lugano, il più gettonato dagli studenti ticinesi, soprattutto provenienti dal Sottoceneri.

“Un’amara sorpresa che non possiamo esimerci dal segnalare al Consiglio di Stato – scrivono i nove deputati -, anche alla luce delle molte richieste che ci sono giunte da parte di studenti giustamente arrabbiati e alla luce della petizione lanciata dal Sindacato indipendente degli studenti e degli apprendisti (SISA), che chiede appunto la reintroduzione del treno in partenza alle 19:10 da Lugano.

Diversi studenti universitari ci hanno inoltre segnalato i disagi verificatisi ieri sera, domenica 11 dicembre. A causa della soppressione del treno delle 19:10, ovviamente molti studenti in partenza da Lugano hanno preso quello delle 19:43, con il risultato che a Bellinzona il treno era sovraccarico e per evitare che vi fossero persone costrette a restare in piedi e consentire la partenza del treno, diversi passeggeri sono stati sistemati in prima classe. Il sovraffollamento era quindi palese.

Riteniamo che il taglio di questo collegamento sia inaccettabile, e che sia l’ennesimo schiaffo al Ticino da parte delle FFS. Una misura che penalizza tra l’altro i giovani studenti, che sono una delle categorie più fedeli del trasporto ferroviario, e sui quali, invece di risparmiare, bisognerebbe investire”.

I firmatari ricordano anche che “il 5 dicembre il deputato Massimiliano Ay interrogava il Consiglio di Stato in merito ad un altro importante disagio provocato dal nuovo orario agli studenti ticinesi, segnatamente agli studenti provenienti dal locarnese che usufruiscono della Centovallina”.

Seguono le domande al Governo:

- Il Consiglio di Stato è consapevole della situazione di profondo disagio che provoca agli studenti ticinesi il nuovo orario degli orari dei trasporti pubblici?
- Il Canton Ticino ha voce in capitolo quando si tratta di pianificare gli orari dei treni regionali FFS di lunga percorrenza che circolano sul territorio cantonale o si tratta si decisioni “calate dall’alto”?
- Il Consiglio di Stato è a conoscenza e condivide le preoccupazioni espresse nella citata petizione e nel presente atto?

- In caso di risposta affermativa, che tipo di misure intende intraprendere il Consiglio di Stato per convincere le FFS a venire incontro alle necessità degli studenti del nostro Cantone che si recano oltre Gottardo?

-Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori cantieri sull’asse ferroviario, che renderanno ancora difficoltoso il transito dei convogli? Il binario unico a Bellinzona quale influenza avrà sulle percorrenze?



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