La versione di Enzo Crotta: "Non voglio chiamare i colpevoli bastardi, però è gentaccia. Foto per la tv costruite ad arte. E agli inviati di Patti Chiari dico che...."

MUZZANO – Un servizio della trasmissione “Patti Chiari” ha messo pesantemente in dubbio le condizioni igieniche all’interno della sua ditta, Enzo Crotta e le sue verdure sono finite al centro di un ciclone. Ieri, Migro, Coop e Manor hanno sospeso le forniture dei suoi prodotti.

 

Intervistato da Ticinolibero.ch, Crotta si dice convinto che sia stato tutto montato ad arte. “Ho delle foto con data e ora in cui si vede come mi hanno ridotto il laboratorio, hanno rovesciato quindici o venti casse di cose di scarto, terriccio delle serre in giro, ci sono volute ore con diversi operai a pulire. Non voglio chiamare i colpevoli bastardi, però è gentaccia: non c’è nessun svizzero, ma non è quello il fatto, ci sono persone di colore che lavorano qui e che per me farebbero di tutto. Ma pensiamo alle foto che sono circolate in tv, non si vedono altre persone: hanno gettato per terra la sporcizia e scattato le immagini nel momento della pausa”.

 

Ha sempre aiutato tutti, dice, ed è stufo. “Coloro i quali mi hanno fatto il male, perché so nomi e cognomi, sono persone che non lavoravano più qui e venivano dall’assistenza, al Ticino sono costati più di 10 milioni. La ruota prima o poi gira, a chi ha fatto quelle brutte cose però purtroppo gira sempre bene perché sono mantenuti dallo Stato, con soldi che abbiamo pagato tutti noi, e questo mi fa male”.

 

Accusa chi non ha voglia di lavorare, e per colpa, a suo dire, di una vendetta, dovrà “mettere in disoccupazione almeno l’80% dei miei quaranta dipendenti, qualcosa che non mi era mai successo. Non ho più le forze ma cercherò di combattere”. Denuncerà chi ritiene colpevole, “ma è gente senza niente, cosa la denuncia a fare? Mi muoverò contro qualcuno più in alto, perché non si può lavorare per quarant’anni senza vacanze ed essere trattati così”.

 

Ribadisce come “avremo fatto 1'000 analisi senza aver mai avuto un problema, con risultati eccellenti da tutti, dalla Migros al Laboratorio cantonale”.

 

La sua amarezza è rivolta anche agli inviati di “Patti Chiari”, a cui ha aperto le porte, “non avendo nulla da nascondere. Mi hanno detto che non tratto bene gli operai, ho chiamato un operaio, uno di quelli di colore, e gli ho chiesto come si trova da noi. Ha risposto che si trova meglio che a casa sua, e che gli avevo appena anticipato lo stipendio perché sua moglie, in Africa, sta male e avevano bisogno immediato di soldi, oltre dargli 3'000 franchi. Ha fatto vedere il foglio a quelli della trasmissione, ma non è stato fatto vedere. Hanno parlato anche con altri, e tutti hanno detto la stessa