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Cronaca
16.08.2016 - 14:180
Aggiornamento: 03.10.2018 - 16:25

"In Ticino si accentuano i dati occupazionali per fini politici", L'UDC replica a Rico Maggi: "Un bel tacer non fu mai scritto. Guardi in casa propria visto che il suo staff è composto in gran parte da collaboratori stranieri e frontalieri"

Il partito di Piero Marchesi: "Ricordiamo che l’IRE beneficia di importanti risorse pubbliche e che non è particolarmente attenta alle esigenze occupazionali del Ticino"

BELLINZONA - L'UDC ticinese prende posizione sulle recenti affermazioni del direttore dell'Istituto di ricerche economiche, Rico Maggi (leggi articolo correlato).

"Un bel tacer non fu mai scritto, e anche questa volta Rico Maggi proprio non ce l'ha fatta a non proferir parole che sanno di fumo negli occhi - si legge nella nota stampa dell'UDC -. Il buon Maggi ha infatti dichiarato per mezzo stampa che "in Ticino si accentuano i dati occupazionali per fini politici (...) il Ticino trae vantaggi dalla vicinanza della cultura imprenditoriale italiana, più abituata a gestire momenti difficili, che nel resto della Svizzera dove ci sono atteggiamenti più standardizzati. In Ticino ci si butta, si affrontano le crisi con maggior determinazione, all’italiana". 

È bene ricordare che per fare una valutazione realistica ed esatta, si devono analizzare tutti i dati, cosa che l'accademico forse non ha fatto. Come Vitta e Regazzi, pure Maggi non si basa sui dati ILO ma solo su quelli esposti dalla Seco. Ancora una volta si tenta di rendere il pantano del lavoro ticinese limpido come un ruscello di montagna ma così non è. La situazione lavorativa del nostro cantone è piuttosto grave, la sicurezza di avere un lavoro per un ticinese non è più garantita. Per questo motivo abbiamo proposto l'iniziativa “Prima i nostri” ben consci che non si potrà debellare del tutto la piaga dei lavoratori frontalieri, ma almeno di arginarla. Come? Con la preferenza indigena ed evitando il dumping salariale. Argomenti che nemmeno il controprogetto riesce a proporre in modo efficace. Per questo motivo evitate di credere alle solite sirene ammaliatrici ma votate sì a Prima i Nostri

Le dichiarazioni di Maggi appaiono però giustificate andando ad analizzare la composizione del suo staff che occupa, in grandissima parte, collaboratori stranieri e frontalieri. Lui critica la politica che accentua i dati occupazionali per fini politici, noi gli consigliamo di guardare a casa propria e di chiedersi se la critica non debba essere rivolta in prima battuta a lui. Ricordiamo infatti che l’IRE beneficia di importanti risorse pubbliche e che non è particolarmente attenta alle esigenze occupazionali del Ticino".
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