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18.07.2019 - 11:050
Aggiornamento: 20.07.2019 - 12:36

L'attesa è finita! Il Parco eolico del San Gottardo diventa realtà. Pronini: "Darà elettricità a 4'000 famiglie"

Il direttore di AET: "Sono passati quindici anni dall'idea ai lavoro, ma l'investimento (superiori ai 30 milioni di franchi) è stato fatto nella direzione giusta"

AIROLO – Ci sono voluti tanti anni, quasi quindici, ma alla fine il Parco eolico del San Gottardo (a 2130 metri sopra il livello del mare) sarà realtà. Sorride l’AET (Azienda Elettrica Ticinese), promotrice del progetto, che dopo un iter burocratico infinito ha finalmente potuto dare il via ai lavori di realizzazione del primo parco eolico in Ticino.

A provare a mettere i bastoni tra le ruote all’AET fu la Società ticinese arte e natura (STAN), il cui ricorso fu inizialmente accolto dal Tribunale amministrativo cantonale. Lo scorso 28 agosto, invece, il Consiglio di Stato respinse il ricorso confermando il rilascio della licenza edilizia per la realizzazione del Parco eolico del San Gottardo.

Il progetto, lo ricordiamo, prevede la posa di cinque aerogeneratori da 2,35 megawatt sul Passo del Gottardo. Con una potenza complessiva di 11,75 MW il parco eolico produrrà circa 20 Gwh di energia elettrica all’anno. Cifra che, stando alle previsioni, può soddisfare il fabbisogno di 4'000 economie domestiche. Corrispondono, grossomodo, a tutte quelle presenti in Leventina. L'investimento totale "supera i 30 milioni di franchi", conferma a Liberatv il direttore di AET Roberto Pronini. La Società Parco eolico del San Gottardo SA è partecipata al 70% dall'AET, al 25% dai Servizi Industriali di Ginevra e al 5% dal Comune di Airolo.

"C'è tanta soddisfazione – continua Pronini – per la realizzazione di un progetto di energia rinnovabile che ha avuto bisogno di parecchi anni, accorgimenti e modifiche prima di poter essere costruito. I primi ragionamenti su carta sono nati nel 2004 dopo un'analisi della Confederazione sui siti interessanti a livello eolico. Dall'idea di base al primo scavo sono dunque passati quasi quindici anni...".

"I lavori di ingegneria civile – spiega il direttore di AET – sono iniziati a giugno con l'apertura del Passo del Gottardo e lo scioglimento della neve. Il primo passo è quello di creare delle piste di accesso alle zone dove, successivamente, verranno installate le cinque pale. Il montaggio della turbina e la messa in servizio dell'intero impianto è prevista per l'anno prossimo. Il nostro obiettivo è quello di terminare i lavori entro la fine di ottobre 2020 per concludere i lavori prima della chiusura invernale".  

Ma cosa porta il Parco eolico al Ticino a livello di apporto energetico? "I dati sono quelli sopraelencati. L'energia prodotta sarà in grado di coprire circa settemila economie domestiche e produrrà più della Centrale idroelettrica del Ponte Brolla. A livello di produzione, non saremo tanto distanti dalla Centrale di Giumaglio, una delle più importanti a livello ticinese". 

"L'investimento – prosegue Pronini – è stato fatto nella giusta direzione e seguendo la "Strategia 2050" che dà un chiaro segnale verso il potenziamento delle energie rinnovabili in Svizzera". La strada, dunque, è tracciata. "In futuro – conclude – valuteremo sicuramente se esistono altre zone interessanti per parchi eolici, ma per il momento la zona migliore resta quella sul Passo del Gottardo".

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