Lugano, minacce contro il rapper Bello Figo, quello di 'Non pago affitto'. Un gruppo neonazi chiede l'annullamento del concerto: "Un profugo come lui non ha il diritto di essere sponsorizzato da una discoteca come il WKND. Non è una minaccia ma un semplic

“Non crediamo sia opportuno invitare come ospite - si legge sul volantino - una persona che spara merda sullo Stato e che prende per il culo chi lavora seriamente"

LUGANO – Un volantino minaccioso è comparso questa mattina in alcune zone di Lugano. Gli autori, che si firmano Skinhaed e White Power, con tanto di svastica in fondo pagina, chiedono “l’annullamento immediato del concerto di Bello Figo Gu”.

Il rapper poco più che ventenne è originario del Ghana, ma da dieci anni vive in Italia, a Parma. Indossa pantaloni a vita bassa, cappellini e canotte da rapper e sul petto si è tatuato Hello Kitty. Qualche anno fa ha spopolato sui social e su Youtube con il nome di Gucci Boy. Fra il 2010 e il 2012 il suo pezzo “Mi faccio una Segha” è diventato uno fra i più ricercati su internet. Ma Bello Figo parla anche di politica… La sua parodia del migrante del migrante ("No pago afito, no faccio opraio") ha spopolato e il ragazzo è stato preso di mira da gruppi di destra in occasione dei suoi ultimi concerti.

“Non crediamo sia opportuno invitare come ospite - si legge sul volantino - una persona che spara merda sullo Stato e che prende per il culo chi lavora seriamente (…). Un profugo come lui non ha il diritto di essere sponsorizzato da una discoteca come il ‘WKND’, e principalmente di farsi i soldi nel nostro cantone. Siamo gente che rispetta l’ambiente, i locali e soprattutto la nostra amata Lugano. Se la lettera non verrà presa in considerazione, ci saranno conseguenze gravi al locale (prima, dopo o durante la serata) o al profugo da voi invitato. Non è una minaccia ma un semplice avviso. Difendiamo le nostre culture a la nostra Nazione!”.