La chute des feuilles - Otar Ioseliani

LA CHUTE DES FEUILLES / LA CADUTA DELLE FOGLIE
GUIORGUIOBISTVE / LISTOPAD
Urss 1966
Sceneggiatura: Otar Ioseliani, Amiran Chichinadze; fotografia: Abessalom Maissouradze;
montaggio: Julietta Bezouachvili; musica: Natela Ioseliani; interpreti: Ramaz Guiorgobiani,
Goqui Kharabadze, Marina Kartsivadze…; produzione: Kartuli Filmi, Tbilisi
Bianco e nero, v.o. georgiano, st. f, 95’
Semaine de la critique e Premio Fipresci, Cannes 1968 / Premio Georges Sadoul, 1968

Tbilisi: il giovane Niko viene assunto come enologo in un’industria vinicola. Sembraun innocuo perditempo: ma quando si rifiuta di autorizzare l’imbottigliamento di una partita di vino avariata, scopre la vera faccia di una burocrazia egoista e meschina. Con uno sguardo in apparenza divagante e numerosi inserti documentari, il primo lungometraggio di Ioseliani mostra un doppio ingresso nell’età adulta: Niko scopre le miserie del socialismo reale (“Gli operai sono operai, non farti mancare di rispetto”, gli intima il direttore) e subisce anche le prime disillusioni sentimentali, corteggiando vanamente una collega civetta. Come succederà in futuro, l’umorismo lieve e melanconico del regista si accompagna alla condanna di arrivismo e carrierismo.
L’insofferenza per la propaganda sovietica e la retorica dei piani quinquennali è abbastanza scoperta: non a caso, l’ultima immagine è quella di una chiesa, come per richiamare le vere radici della Georgia. Il film rivelò Ioseliani a Cannes, ma fu bloccato dalla censura per due anni. Per aver mostrato sullo schermo l’ambiente e la vita in cui avevamo immerso i nostri personaggi, il film ha suscitato l’indignazione delle autorità e ha creato un grande scandalo. Proibito in Georgia, poi a Mosca, il film è poi stato finalmente autorizzato, dopo lunghe dispute, per delle proiezioni di cineclub e, cosa per me incomprensibile, subito venduto all’estero. (Otar Ioseliani)