Prezzo: 12 CHF

Mercoledì 17 |

A.R. Penck

Arte

Mendrisiotto

Al Museo d'arte di Mendrisio una grande restrospettiva celebra l'opera di A.R. Penck, tra i più importanti artisti tedeschi della seconda metà del Novecento che, insieme ad altri pittori e compagni, come Baselitz, Lüpertz, Polke, Richter, Immendorff e Kiefer ha saputo esprimere le contraddizioni della Germania post-nazista e del conflitto Est-Ovest mediante un linguaggio originalissimo seppur concepito nelle forme espressive tradizionali, come pittura, disegno e scultura.

La mostra, a cura di Simone Soldini, Ulf Jensen, Barbara Paltenghi Malacrida, presenta oltre 40 dipinti di grande formato, 20 sculture in bronzo, cartone e feltro, una settantina tra opere su carta e libri d’artista, e iintende ripercorrere le principali tappe della produzione artistica di uno degli esponenti più significativi dell’arte internazionale degli anni Settanta e Ottanta.

Nato a Dresda nel 1939, per decenni A.R. Penck (pseudonimo di Ralf Winkler) è attivo nella Germania dell’Est con opere di chiara ispirazione socialista, riuscendo a far tesoro di condizioni allora apertamente ostili all’arte d’avanguardia: mentre il socialismo nega all’artista moderno qualsivoglia funzione,  sa trasformare col tempo la funzione della propria pittura in un elemento in dialogo col sistema sociale e politico. Fino alla fine degli anni Settanta, tuttavia, espone raramente nell’allora DDR. È soltanto dall’inizio degli anni Settanta che A.R. Penck riesce a partecipare a mostre; non in patria, ma in Svizzera, Paesi Bassi e Canada, riscuotendo ampi consensi.

Nel 1980, quando, dopo l’ennesimo contrasto con le autorità, emigra all’Ovest, A.R. Penck è ormai considerato uno dei protagonisti della scena pittorica mondiale e ha già suscitato grande interesse in quella che allora era considerata la capitale dell’arte, New York. Jean-Michel Basquiat e Keith Haring lo ammirano per la sua vigorosa pittura monumentale, capace di delineare la complessità del mondo con la spontaneità e l’immediatezza di un graffitista.

Le fondamenta della sua pittura monumentale risalgono alla fine degli anni Sessanta, con la nascita del progetto Standart (tuttora inesplorato nella sua complessità). Come una sorta di monumentale avatar, Standart simboleggia l’autocoscienza dell’artista.

È proprio la figura Standart, con cui si identifica tutto l’universo figurativo di A.R. Penck, a costituire il punto di partenza della mostra organizzata dal Museo d’arte Mendrisio, dove si può ammirare un'ampia serie di suoi capolavori. Oltre a presentare dipinti di grande formato, la mostra mette in evidenza per la prima volta attraverso molti libri d’artista (esposti su appositi proiettori) la coerenza strutturale del lavoro penckiano, dallo schizzo all’opera monumentale.

Con questo progetto il Museo d’arte di Mendrisio si pone l’obiettivo di presentare il percorso creativo di A.R. Penck - per la prima volta in ambito culturale italofono - attraverso le sue espressioni multiformi, cercando di fornire al pubblico gli strumenti per poter comprendere la struttura complessa e profonda di questo grande protagonista dell’arte contemporanea.

Info Evento

Per tutti

Mercoledì 17 Novembre 2021

Indirizzo

Museo d'arte

6850, Mendrisio

Socials

Prevendita