Prezzo: 20 (15) CHF
Venerdì 13 | 19.30
Musica
Locarnese
Nella cornice di un'installazione audiovisiva, la performance di Tanja Saban esplora nuovi modi di relazionarsi con il mondo naturale e i suoi ecosistemi, che nascono da esperienze e percezioni profondamente radicate nel vissuto corporeo e sensoriale.
L'ecosistema forestale custodisce storie di una comunità strettamente interconnessa, in cui specie diverse vivono insieme in relazioni simbiotiche. Come organismo vivente, il paesaggio forestale si legge archetipicamente come uno spazio di accoglienza, un ambiente simile a un grembo che offre riparo, sostegno e nutrimento.
“Nell'ombra sotto i rami e le cicatrici” mappa un intricato e stratificato paesaggio forestale modellato da una frana. Il corpo danzante, nella sua natura fluida ed empatica, diventa un mezzo per comunicare con le forme di vita del mondo più-che-umano, stabilendo una presenza di sensibilità radicale. Il viaggio sensoriale attraversa il micro e il macrocosmo della foresta, rivelando la complessa bellezza creata dalle forze elementari che trasformano continuamente i paesaggi parlando a e attraverso l’osservatore.
Dal regno del corpo multisensoriale e sensibile emergono narrazioni che tessono paesaggi associativi, in cui il sé individuale si percepisce come parte integrante dell'asse mondo/cosmo.
Il corpo danzante mappa paesaggi fisici e psichici, immergendosi in profondità nei regni percettivi del sensoriale, del sensuale e del sovrasensoriale. È uno studio sulla reciprocità nell'ecologia e nella percezione, con i paesaggi come interfaccia sensibile.
Performance creata in collaborazione con DOCKdigital (Berlino).
Sessioni di ascolto (con performance sonora)
fr 10.- / 5.-
giovedì 12 giugno 19.30-20.30
venerdì 13 giugno 19.30-20.30
Il pubblico è invitato a immergersi in un’installazione sonora che mappa dimensioni fisiche e mitologiche dei paesaggi forestali attraverso il suono.
La performance sfrutta le proprietà acustiche del teatro nella composizione del paesaggio sonoro. Questo spazio offre un’esperienza fisicamente immersiva, in cui i suoni si muovono intorno o attraverso l’ascoltatore. Il paesaggio sonoro invita il pubblico a entrare in uno stato riflessivo di ascolto intenzionale, rimanendo fermo o muovendosi, per sintonizzarsi con le sfumature, i livelli e le transizioni della composizione. Ascoltare può evocare risposte emotive e fisiche, invitando il pubblico a percepire e sentire l’opera in modi che vanno oltre l’analisi intellettuale.
L’udito nasce dalla rilevazione delle vibrazioni: poiché il suono viaggia verso l’esterno come vibrazione da una sorgente, costituisce un’esperienza sensoriale passiva che attraversa tutti gli strati del nostro corpo. L’ascolto, invece, è un processo attivo, in cui ci impegniamo intenzionalmente con lo spazio acustico, discernendo e interpretando segnali sonori come sensazioni, risposte affettive e sfumature emotive. Ascoltare è un’esperienza profondamente relazionale che ci connette agli eventi, alle voci e agli oggetti intorno e dentro di noi. La potente natura del suono crea un modo unico di conoscere il mondo intorno a noi, aiutandoci a comprendere e riconoscere il nostro posto nel mondo.
Concetto, creazione, performance: Tanja Saban
Suono, creazione: Johanna Schuett
Info Evento
da Giovedì 12 Giugno 2025
a Venerdì 13 Giugno 2025
Gi,Ve
dalle 19.30
Indirizzo
Teatro San Materno
Via Losone 3
6612, Ascona
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