Appaltopoli
20.11.2013 - 14:050
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Locarno, di fronte agli Enti locali anche le nomine senza concorso

Il caso è stato sollevato dal ricorso di un dipendente del Comune, che ha contestato la nomina di un altro collaboratore decisa senza concorso. Il Governo ha rinviato il dossier all'autorità di vigilanza

LOCARNO – Il 10 aprile scorso il Consiglio di Stato ha segnalato alla Sezione Enti Locali, autorità di vigilanza sui comuni, un caso riguardante una nomina senza concorso effettuata dal Municipio di Locarno.

Nel marzo del 2012, un mese prima delle elezioni comunali, nell’ambito di una serie di promozioni, il Municipio designò un dipendente a una funzione di capo squadra che era vacante da sette anni. Ma un altro collaboratore del Comune decise di contestare quella promozione ricorrendo al Consiglio di Stato.

La questione posta dal dipendente è: perché quella nomina (o promozione) non è stata effettuata aprendo un concorso pubblico? Il ricorrente ha ricordato in particolare l’articolo 7 del Regolamento organico dei dipendenti, adottato dal Consiglio comunale di Locarno nel 1998: “Il dipendente può accedere a una nuova funzione unicamente tramite la procedura di concorso pubblico”. Va pure annotato che il Regolamento non prevede la possibilità di concorsi interni all'amministrazione.

Nella sua sentenza, il Consiglio di Stato ha ritenuto il ricorso irricevibile, considerandolo tardivo: avrebbe dovuto essere presentato nei tempi stabiliti dalla legge (ora si attende che su questo punto si esprima il Tribunale amministrativo). Ma ha comunque trasmesso il dossier agli Enti Locali, accogliendo l’istanza di intervento sollecitata dal ricorrente.

Non c’è dunque solo il caso dei mandati e degli appalti sul tavolo dell’autorità di vigilanza. Ma anche la questione delle nomine senza concorso. Che ancora attende una presa di posizione da parte degli Enti locali.

“Nel corso del mese di marzo 2012 – scriveva il sindaco Carla Speziali nelle sue osservazioni al Servizio ricorsi del Consiglio di Stato -, il Municipio ha deciso alcune promozioni interne tra cui quella del signor (…), che è stato designato quale nuovo capo squadra”.

E aggiungeva: “Il Municipio conferma in questa sede che, sulla base di una costante prassi al riguardo, effettua promozioni interne senza procedere all’emissione di un concorso, allorquando constata, sulla base dei rapporti e dei preavvisi dei propri direttori, che determinate designazioni e sostituzioni possono essere effettuate facendo capo a personale interno che, con le sue prestazioni lavorative, ha dimostrato di adempiere ai requisiti per poter svolgere nel migliore dei modi la funzione in questione”.

In conclusione, si legge nelle osservazioni del Municipio, si “ritiene comunque che la procedura adottata, scaturita dalla necessità di poter disporre in pianta stabile di un capo squadra, sia stata conforme alle circostanze e in ogni caso possibile anche sulla base delle vigenti disposizioni del Regolamento organico”.

Ma nel dicembre del 2012, rispondendo a una richiesta di spiegazioni da parte dell’OCST, sindacato a cui si era rivolto il dipendente che contesta la nomina, il Municipio scriveva: “La problematica è già stata sollevata in seno alla Commissione paritetica della Città che ha deciso di affrontarla anche nelle prossime riunioni. Una possibile soluzione sarebbe l’introduzione nel Regolamento organico dei dipendenti di un articolo concernente la possibilità del concorso interno”.

emmebi

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