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Politica e Potere
11.10.2017 - 17:510
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Romano, messaggio alla RSI: "Adesso taccio ma presto parlerò e allora aprirò il libro…". Il deputato si sfoga su Facebook contro Comano. Ma sui motivi tace. Per ora...

Post al vetriolo ma criptico del Consigliere Nazionale PPD: " Chi è critico è subito bannato/preso a pesci in faccia/censurato?!? Eh no…servizio pubblico non significa "Siamo perfetti e facciamo tutto senza limiti”…"

COMANO - “Per ora taccio ma presto parlerò e allora aprirò il libro…”. È questa l’unica dichiarazione che Marco Romano ci concede, quando lo contattiamo per chiedere chiarimenti su un suo sfogo apparso su Facebook contro la RSI.

 

Un posto molto duro in cui il Consigliere Nazionale del PPD attacca dritto per dritto Comano: “Mi spiegate perché non appena un politico si esprime criticamente verso la struttura e taluni contenuti della RSI e della SSR viene subito additato quale sostenitore dell’iniziativa “No-Billag”?!? A Comano tutto quanto viene prodotto (e come) è "una verità universale e indiscutibile”, un dogma? Pura “guerra di trincea” senza mettersi in discussione?!?”.

 

“Ripeto: - la chiosa del deputato - non voglio abolire il canone (forse ridurre) e combatto apertamente l’iniziativa. Chi è critico è subito bannato/preso a pesci in faccia/censurato?!? Eh no…servizio pubblico non significa "Siamo perfetti e facciamo tutto senza limiti”…”.

 

Parole polemiche e allusive che tuttavia il diretto interessato non vuole circoscrivere ed esplicitare. Almeno per il momento. Quel che è certo è che non è la prima volta che Romano mostra insofferenza verso la radiotelevisione pubblica. E il clima sempre più arroventato intorno all’iniziativa No Billag, non fa che inasprire lo scontro e i toni. Anche tra i politici e i dipendenti della RSI.

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