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Coronavirus
22.04.2020 - 17:010
Aggiornamento: 17:56

“Se non vi saranno repentini cambiamenti sul fronte sanitario, a partire dal 4 maggio ci si allineerà” al resto della Svizzera

Nei cantieri dove si estrae la pietra potranno essere presenti 15 persone, nelle aziende il 60% degli impiegati previa autorizzazione

BELLINZONA – Il Ticino si allinea alla Svizzera, fatto salvo per alcuni settori regolati da un'ordinanza. I motivi? Le necessità di contenere ovviamente il virus, la pressione sul sistema sanitario, considerato l’effetto delle limitazioni al traffico transfrontaliero di lavoratori frontalieri ed anche il fatto che in Italia si è deciso di estendere le restrizioni al 3 maggio, oltre all’accordo di tutti i partner (padronato e sindacati) di richiedere la nuova finestra di crisi.

Per gli alberghi vale la regola delle cinquanta persone. 

I cantieri restano chiusi, ma adesso le lavorazioni di estrazione della pietra, all’aperto o al chiuso, sono possibili con 15 persone presenti e non solo con 10 come settimana scorsa. Responsabili del rispetto delle norme igieniche e di distanza sociale sono le aziende e in loro assenza i committenti.

Le ditte (ad esclusione di quelle che appartengono alla filiera socio-sanitaria, chimico-farmaceutica, medicale e alimentare), possono impiegare il 60% dei loro effettivi, se essi superano le dieci persone, previa autorizzazione. 

Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta, assieme alla Polizia, vigila sul rispetto delle norme.
La novità è che viene detto che “se non vi saranno repentini cambiamenti sul fronte sanitario, a partire dal 4 maggio ci si allineerà” al resto della Svizzera.

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