CRONACA
Lurati: "A Bellinzona c'é un centro richiedenti l'asilo non conforme?
Il gruppo PS interroga il Governo sul centro che a Bellinzona accoglie richiedenti in attesa di decisione e asilanti con una procedura cresciuta in giudicato

BELLINZONA - C'è una struttura in città di cui si sa poco dicono i socialisti seduti nei banchi del Gran Consiglio. È stato aperto lo scorso 27 luglio a Bellinzona, più precisamente presso l’ex sede della Fondazione Madonna di Rè. Si tratta di un centro di emergenza temporaneo aperto a richiedenti l'asilo respinti e quindi destinatari del solo soccorso d’emergenza.

"Non risulta vi sia stata una comunicazione ufficiale generalizzata in merito all'apertura del centro da parte delle autorità cantonali" scrive il presidente del PS Saverio Lurati in un'interrogazione. Le uniche cose note sono che "il centro è presidiato da due agenti di sicurezza, è aperto nelle sole ore serali (dalle 19.00 alle 8.00) e fornisce, oltre all’alloggio notturno, la prima colazione, un “pranzo al sacco” e una cena all’interno del centro. Durante l’arco della giornata, i richiedenti non possono usufruire di tale struttura e sono dunque costretti a “stazionare” in città durante buona parte della giornata".

I socialisti fanno quindi notare che "la natura di tale centro, stando alla sua denominazione, ha carattere temporaneo e d’urgenza e dovrebbe essere utilizzato per i soli richiedenti asilo già destinatari di una decisione passata in giudicato. Sembra tuttavia che all’interno di tale centro alloggino anche richiedenti asilo ancora in procedura. Tra di essi, vi sarebbero persone che vivono in questa situazione da diversi mesi ma anche minorenni e persone bisognose di cura. Sembra inoltre che coloro che si allontanino anche per brevi periodi, non sono più riammessi, senza che venga notificata loro una decisione che motivi tale esclusione".

E il problema si fa anche giuridico secondo il PS, perché "collocare in un’unica struttura coloro che sono esclusi dall’aiuto sociale e coloro che ancora beneficiano dell’aiuto sociale, in quanto non ancora destinatari di una decisione definitiva in merito alla loro domanda d’asilo, parrebbe dunque non ossequiare alla precisa distinzione operata dalla Legge sull’asilo".

Quindi Lurati chiede al Consiglio di Stato di chiarire come viene gestito il centro nonchè delucidazioni dal profilo giuridico, visto che il sospetto è che sia stata violata la legge federale sull'asilo.   

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