ll responsabile della formazione parla di frode e scrive agli allievi dell'ex Alta scuola pedagogica. Le sanzioni possono arrivare fino all'espulsione dalla SUPSI
LOCARNO - “Care studentesse, cari studenti…”, questa mattina Alberto Piatti, responsabile della formazione al Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della Scuola universitaria professionale, si è messo al computer nel suo ufficio di Locarno e ha scritto una mail ai suoi allievi. Alcuni dei quali sono già insegnanti a tempo parziale. Stiamo parlando di fatti accaduti all'interno della ex Alta Scuola pedagogica.
“Ho purtroppo ricevuto numerose segnalazioni da fonti certe – scrive Piatti - in merito ad irregolarità che si sono verificate nella registrazione delle presenze al Modulo ‘Competenze gestionali e relazionali del docente’. In particolare, sono venuto a conoscenza di persone che hanno fatto apporre la propria firma da altri per figurare presenti”.
Per in inquadrare la questione, è un po’ come se un dipendente timbrasse il cartellino e poi andasse a giocare a biliardo. Il paragone col mondo del lavoro, anche se qui non c’è di mezzo un salario, sta nell’obbligatorietà di frequenza dei corsi impartiti ai futuri docenti ticinesi.
“Sono certo che questo riguardi pochi di voi – precisa il dirigente del DFA - e mi scoccia dover scrivere a tutti per raggiungere questi pochi, ma non ho altro mezzo per far venire alla luce tali irregolarità. Mi scuso quindi con tutti coloro che hanno sempre agito correttamente”.
“Ricordo invece a coloro che si sono macchiati di questi atti che gli stessi corrispondono a una frode, ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento, e sono quindi perseguibili con sanzioni che vanno dal non superamento d'ufficio del modulo, all'esclusione dalla SUPSI con conseguente impossibilità di concludere la propria formazione di insegnante in tutta la Svizzera per i prossimi cinque anni. Oltre agli aspetti legali, ritengo particolarmente incoerente e deludente che persone che dovrebbero già aver assunto la statura deontologica di un docente, si macchino di atti che loro stessi perseguirebbero se compiuti dai loro allievi”.
Piatti invita quindi “tutti coloro che avessero richiesto di apporre la propria firma, rispettivamente coloro che hanno firmato al posto di altri, a segnalarsi al sottoscritto entro lunedì 4 di febbraio tramite E-mail o di persona. In questo caso le conseguenze si limiteranno a un ammonimento ufficiale. Se non sarà il caso, procederò con delle verifiche d'ufficio e in questo caso le sanzioni saranno quelle previste dal regolamento”.
emmebi