CRONACA
Sparatoria davanti Palazzo Chigi: si chiama Luigi Preiti lo sparatore disoccupato. Voleva uccidere
Si delineano i contorni della sparatoria che ha funestato la cerimonia di insediamento del governo Letta. Lo sparatore guidato dalla disperazione per aver perso il lavoro

ROMA - Dopo li panico seguito alla sparatoria nella piazza antistante a Palazzo Chigi, trapelano alcuni particolari sull'uomo che ha aperto il fuoco. Si tratta di Luigi Preiti, 49enne di origini calabresi e residente ad Alessandria. Il neo ministro degli interni Angelino Alfano ha parlato del "tragico gesto di un disoccupato, che voleva suicidarsi". Preti ha sparato con una Beretta con la matricola abrasa. Secondo fonti investigative l'uomo aveva annunciato ad alcune perdsone vicine l'intenzione di fare un "gesto eclatante", la scorsa notte ha dormito a Roma, e, i primi rilievi balistici, indicano che abbia sparato ad altezza uomo, dunque per uccidere.

L'attentatore ha ferito due carabinieri, uno alla gola l'atro a una gamba, ma - contrariamente a quanto era emerso in un primo tempo - i due militari non sarebbero in pericolo di morte. Ferita lievemente da un proiettile - probabilemente di rimbalzo - anche una donna incinta. 

Stando alle testimoninaze raccolte, Preiti (vestito con giacca e cravatta) ha attraversato la piazza avvicinandosi a Palazzo Chigi e prima di esplodere sei colpi avrebbe gridato alle forze dell'ordine "sparatemi! sparatemi!". 

Intanto ha parlato il fratello dello sparatore: "Non soffre di problemi psichici. Ieri era regolarmente al alvoro ed era lucido e  intraprendente. Qualche mese fa ha perso il lavoro e si è seprato dalla moglie. Da quando ha perso il lavoro è tornato dai nostri genitori in Calabria. Sono sconvolto" ha dichiarato il fratello. 

Parole incredule anche dell'ex moglie di Preti, Ivana: "Sono sconvolta, non riesco ancora a credere che lo abbia fatto". 

Le reazioni del mondo politico

Dal mondo politico arrivano le condanne del gesto. Il presidente del senato Grasso ha dichiarato: "Non dobbiamo farci impressionare dal clima di tensione, dobbiamo reagire con i fatti". Il sindaco di centrodestra di Roma Alemanno: "Quando per mesi si inveisce contro il palazzo prima o poi un pazzo salta fuori". Fanno eco al sindaco il deputato del PDL Gasparri e di Fratelli d'Italia La Russa che si scagliano contro chi nei giorni scorsi ha usato la piazza per manifestazioni di dissenso, come il Movimento 5 Stelle, dichiarando che "chi semina vento raccoglie tempesta".

Beppe Grillo dal suo blog ha dichiarato: "Ci discostiamo da quest'onda che speriamo finisca li perché il nostro movimento non è assolutamente violento". Ai portavoce Crimi e Lombardi è affidata la presa di posizione del Movimento 5 Stelle: "A nome di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato poco fa davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e civile ai tre Carabinieri in servizio ed al passante feriti. La democrazia non accetta violenza".

La preoccupazione del Partito Democratico è espressa da Emanuele Fiano: "Con la sparatoria di pochi minuti fa di fronte a Palazzo Chigi, in contemporanea con il giuramento del nuovo governo, siamo di fronte ad un atto gravissimo e preoccupante. Tutte le forze politiche, a prescindere dalla legittime contrapposizioni, devono insieme adoperarsi per abbassare i livelli di tensione che la crisi economica, sociale e istituzionale ha già alimentato. Auspichiamo che le forze dell'ordine riescano, nei tempi più brevi, a chiarire origini e motivazioni di ciò che è accaduto e dal Pd, la nostra massima vicinanza e solidarietà va ai carabinieri rimasti feriti nella sparatoria". 

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