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05.08.2013 - 16:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Boom del turismo in Ticino. Frapolli: "Segnale incoraggiante, ma c'è ancora da fare"

Il direttore di Ticino Turismo commenta i dati del primo semestre nel nostro cantone: "I risultati sono molto più positivi rispetto al resto della Svizzera"

BELLINZONA – Oggi sono stati comunicate le statistiche relative al turismo svizzero. A stupire è soprattutto il dato raggiunto dal Ticino rispetto al giugno dell’anno scorso: più 13% di pernottamenti. Il settore alberghiero ticinese sembra quindi andare molto bene quest’anno. Lo conferma Elia Frapolli, direttore di Ticino Turismo, che ha commentato per noi i risultati di questa statistica.

Il Ticino è la regione con il più forte aumento di pernottamenti nel mese di giugno, ben il tredici per cento, come commenta questo dato?

“In realtà, io non mi concentrerei su questo valore, perché se consideriamo i mesi singolarmente ci possono essere sbalzi anche molto importanti. Invece più interessanti trovo siano i dati relativi al primo semestre. E anche qui per il nostro cantone i risultati sono positivi e sopra la media nazionale. In Ticino la media dei pernottamenti è aumentata del 3,7% rispetto a un aumento nazionale dell’1,2%.”

Quindi potete dirvi contenti dei risultati del settore alberghiero ticinese?

“Certo. Sono risultati positivi, soprattutto nell’arco dei sei mesi. Trovo che sia un primo e incoraggiante segnale che i cambiamenti strutturali che stanno avvenendo all’interno del settore turistico ticinese, penso soprattutto all’apertura di nuove strutture e al rinnovo di diversi alberghi, sta cominciando a dare i primissimi frutti.  Questi risultati portano con sé un messaggio positivo: chi ha investito in nuovi alberghi e strutture sta raccogliendo il meritato successo. D’altra parte però vanno presi con cautela: bisogna tenere a mente che c’è ancora parecchio da fare. Per il turismo ticinese la strada è ancora tutta in salita.”

Internamente al territorio ticinese ci sono delle differenze? Quali sono le località che vanno meglio?

“Anche da questo punto di vista i risultati sono interessanti. Le crescite maggiori le registrano le due destinazioni coi laghi, quindi Locarno e Lugano. Ma quello che emerge è che tutte le regioni del nostro cantone hanno rimarcato valori in positivo. Perciò è una crescita abbastanza ben distribuita su tutto il territorio.”

Ma di che tipo di turismo si tratta? Mordi e fuggi o la gente si ferma?

“Per la durata le statistiche ci dicono che la permanenza media è di 2,15 giorni. Quindi rispetto al passato il turismo di oggi è certamente più breve, ma non lo definirei mordi e fuggi. Si tratta della tendenza più diffusa al giorno d’oggi: vacanze sì più brevi, ma più frequenti. È un aspetto comune del turismo odierno che vale per il Ticino ma anche a livello globale.”

Sulla figura del turista cosa può dirci invece?

“Non è cambiata molto rispetto al passato. Il grosso dei nostri turisti restano gli Svizzeri, come confermano i dati relativi all’ultimo semestre presi in considerazione dalla statistica in cui emerge un loro aumento del 8,4%. Questo è un segnale interessante: vuol dire che il nostro mercato principale, la Svizzera appunto, sta crescendo. Sempre dalla statistica emerge una leggera decrescita per quanto riguarda i principali mercati della zona euro: Germania e Italia. Infine, anche se non è una novità, si conferma una crescita dei mercati emergenti: Cina, India, paesi del Golfo, ma anche paesi più lontani come gli Stati Uniti. Si tratta sì di poche persone se considerate in numero assoluto, ma sono comunque percentuali in aumento.”

E per quanto riguarda l’età?

“Questo tipo di dati ci arriva da altri sondaggi, in particolare da Svizzera Turismo. Vediamo che l’età è abbastanza ben distribuita. Da una parte abbiamo sì una grossa parte di pubblico che è nella fascia che noi definiamo i “best-agers”, cioè persone magari in età, ma in forma e con il tempo e la possibilità di viaggiare. Ma dall’altra parte, penso soprattutto a destinazioni come Ascona e Locarno che puntano molto sulle famiglie, abbiamo anche un aumento di giovani e bambini.”

Un’ultima domanda: siamo ormai in pieno periodo festival, come stanno andando le prenotazioni?

“Beh, siamo a pochi giorni dall’inizio. Sappiamo che durante il Festival il Ticino in generale, ma soprattutto le destinazioni di Ascona e Locarno sono al completo. Per il Locarnese però bisogna segnalare ancora una volta che scarseggiano le strutture alberghiere di qualità che possano accogliere la gente del festival. È un problema che conosciamo bene e che il Festival e il suo presidente Marco Solari rimarcano da tempo.”

IB

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