Un nostro lettore, Alexander, ci ha inviato una lunga e dettagliata cronaca della notte trascorsa sul piazzale. Eccola...
GRANCIA - Un nostro lettore, che si firma Alexander, ci ha inviato una lunga e dettagliata cronaca della notte trascorsa sul piazzale del Mediamarkt di Grancia in attesa dell’apertura straordinaria dei “prezzi folli”. Il lettore, che ha trascorso l’intera notte sul posto, critica duramente da una parte le carenze organizzative, dall’altra il comportamento di molte persone che hanno partecipato all’evento (si parla di un'affluenza di circa 7'000 persone).
In allegato potete vedere anche il video commissionato da Mediamarkt per documentare l’evento “Chi dorme non piglia prezzi”.
Abbiamo chiesto a Enzo Lucibello, direttore di Mediamarkt, di prendere posizione sullo scritto. Lucibello ha ribadito quanto ha già detto in questi giorni. In sostanza: siamo stati i primi ad essere sorpresi da questa enorme e imprevedibile affluenza di pubblico e non avremmo mai pensato che già in tarda serata la gente avrebbe iniziato ad affluire sul piazzale del centro commerciale, o quantomeno non in queste dimensioni.
Ribadisce pure che erano state previste delle misure di sicurezza (agenti e personale paramedico), ma non certo dimensionate a un’affluenza del genere, che era, appunto, assolutamente imprevedibile.
“Capisco perfettamente – aggiunge - il disagio in cui si sono trovate molte persone, e mi scuso personalmente con loro, ma ci aspettavamo un migliaio di clienti al massimo, e non certo a quell’ora di notte. Da parte di Mediamarkt è stato comunicato, visto l’interesse crescente che l’operazione “prezzi folli” stava assumendo nelle ultime ore di mercoledì, che si sarebbe proceduto a un’estrazione a sorte degli articoli e dei buoni acquisto, evitando l’aggiudicazione ai primi che si fossero presentati alle 6 di mattina. Questo, proprio per fare in modo che non si creassero situazioni di disordine. Ma gli appelli non sono stati ascoltati, e nemmeno gli inviti alla calma, e a tornare all’indomani, lanciati da me personalmente alle 3 di notte. A quel punto non si poteva fare di più, perché si sarebbe rischiato di peggiorare la situazione”.
In ogni caso, conclude, la situazione d’emergenza venutasi a creare è stata gestita nel miglior modo possibile e non vi sono stati incidenti di rilievo. “È chiaro che col senno di poi si possono fare tutti i ragionamenti possibili”.
LA CRONACA DEL DELIRIO raccontata da Alexander
"Mi sono recato con un’amica al Mediamarkt di Grancia alle ore 21 circa del 23 ottobre. Ci eravamo preparati a rimanere fuori tutta la notte, quindi avevamo cibo, bevande ecc.
Arrivati al Mediamarkt mi sono subito accorto che vi era una macchina della polizia (penso della comunale, ma non so di dove) parcheggiata nel posteggio apposito del centro commerciale. Salite le scale mobili per arrivare sul piazzale del centro commerciale abbiamo trovato delle transenne posizionate a serpente dove avevano tranquillamente trovato posto già circa 100 persone. Ci siamo posizionati anche noi all'interno delle transenne e ci siamo messi comodi.
La situazione era molto tranquilla. C'erano persone di tutte le età e famiglie intere. C'era chi giocava con i vari gadget elettronici, chi guardava la partita della Juventus sui propri smartphone e chi giocava a carte. Sul piazzale era presente un agente di polizia e due (ripeto 2) agenti privati (penso della Protectas) che perlustravano il piazzale (soprattutto il lato dell'Ikea, perché come da prassi si trovavano alcuni mobili esposti).
Dopo pochi minuti ho notato che l'agente di polizia se n'era andato dal piazzale, quindi erano rimasti solo i due agenti privati. Man mano che passavano i minuti la gente aumentava sempre di più. Già verso le 22 l'interno delle transenne erano già tutte piene quindi la fila si era iniziata a formare al di fuori delle stesse. La situazione era sin da subito molto confusa e caotica e con il passare dei minuti e con l'aumento della gente presente sul piazzale la tensione andava crescendo.
Già verso le 22.30 sono iniziati i primi momenti di forte tensione quando una persona che era in fila verso la fine delle transenne si lamentava del furto del telefonino. Verso le 23 le persone presenti sul piazzale erano già circa mille e la situazione era molto tesa con diversi piccoli litigi. A questo punto si erano presentati sul piazzale diversi gruppi di ragazzi che si dimostravano subito agitati e poco rispettosi. Attorno alle transenne si erano formati grossi gruppi di persone con fare sospetto e poco amichevole.
ORE 23,30, INIZIA IL CAOS
Verso le 23.30 la situazione è precipitata nel caos totale. Dopo i primi scavalcamenti all'interno delle transenne e la protesta di chi era già in fila, sono iniziate le prime piccole scaramucce. Verso la mezzanotte la situazione è degenerata completamente e la gente ha iniziato a saltare oltre le transenne. Io e la mia amica per tenere il posto e soprattutto per non essere travolti siamo stati obbligati a saltare le altre transenne e ci siamo trovati in piedi e schiacciati quasi tra i primi posti di fronte all'ingresso del centro commerciale.
Ripeto era solo mezzanotte ed eravamo già in piedi e schiacciati come sardine. Preciso che in tutto questo lasso di tempo nessun agente né privato né la della polizia si era fatto vivo per cercar di sedare gli animi. La situazione era irreale e del tutto fuori controllo. Il piazzale continuava a riempirsi e la situazione degenerava sempre di più.
C'erano molti ragazzi (e non solo ragazzi) ubriachi e c'era molta confusione e una forte tensione, e soprattutto c'era gente venuta appositamente per cercare di far casino e scatenare risse, continuando a provocare, spingendo ed insultando. Il piazzale era fuori controllo e si vedevamo volare tavolini dell'Ikea e sedie. Gli atti di vandalismo sono continuati in maniera incontrollata tutta la notte.
Preciso che siamo tutti rimasti in piedi schiacciati come sardine da mezzanotte fino alle 6, orario d'apertura delle porte. In mezzo alla folla schiacciata ci sono stati diversi momenti di tensione per via dello schiacciamento sempre più pesante e verso le 02:00 sono scoppiate delle vere e proprie risse. Diversi ragazzi ed adulti evidentemente brilli e venuti solo per provocare, hanno iniziato a prendere di mira diverse persone, soprattutto straniere, che si trovavano davanti ( e vicini a noi) inizialmente con spintoni e offese razziste verbali.
Per gli spintoni e per la pressione sempre più soffocante che rendeva tutto assai difficile chiedevamo gentilmente di smetterla di spingere così evitando di rendere la situazione ancora peggiore, ma i provocatori non facevano altro che schiacciare ancora di più fino a quando è iniziata la vera e propria aggressione fisica (un ragazzo straniero aveva il viso sanguinante, ma per fortuna nulla di serio).
Causa la grave pericolosità dovuto allo schiacciamento e per la mancanza di vie di fuga (che rendeva questa situazione estremamente pericolosa per l'incolumità fisica di tutti noi) , io e diverse altre persone che si trovavano nelle vicinanze abbiamo cercato di calmare gli animi, e ci siamo parzialmente riusciti, ma con molta pazienza e difficoltà.
Esasperate e spaventate diverse persone hanno pensato bene di chiamare la polizia cantonale con la speranza che si sarebbero presentati per portare un po' di ordine e per prevenire un possibile peggioramento della situazione, che era veramente pericolosa. I minuti passavano ma della polizia nessuna traccia.
ORE 2,30: ARRIVANO DEI SOCCORRITORI
Verso le 02:30 vediamo dei lampeggianti blu riflessi sulle vetrine e pensavamo finalmente che fossero arrivati gli agenti. Invece dopo pochi minuti dalle transenne e scortato da un agente della sicurezza privata spuntava un soccorritore della croce verde che con estrema difficoltà cercava di passare tra la folla chiedendo se qualcuno era stato male, visto che avevano ricevuto una chiamata di emergenza.
Alcune persone chiedevano al soccorritore di rimanere in zona vista la situazione precaria, ma il soccorritore rispondeva che lui era lì solo perché era arrivata una chiamata di soccorso, che doveva fare un giro per vedere se stava male qualcuno e che dopo la verifica se ne sarebbe tornato in sede, quindi era lì solo momentaneamente. Ripeto che il caos sul piazzale era totale, noi in mezzo alle transenne eravamo sempre più schiacciati e con la mancanza di vie di fuga e la rabbia di tutti noi era comprensibilmente evidente.
ORE 3: L’APPELLO DI LUCIBELLO
Verso le 03:00 su una sopraelevata (penso che sia la via di fuga dell'uscita di sicurezza delle primo piano del centro commerciale) sbucano 3 agenti di sicurezza. I tre osservano dall'alto e vengono sollecitati a più riprese a far qualcosa perché la situazione per noi che eravamo schiacciati era molto difficile. Ma non ci veniva dato ascolto e questi poco professionali agenti di sicurezza allegramente si mettevano a far foto della folla con i loro cellulari, incuranti del disagio che stavamo provando in quegli istanti!
Dopo pochi minuti dalla porta della sopraelevata spunta il Signor Lucibello che con un megafono in mano cerca di riportare la calma e ci spiega che era stato sollecitato dalla polizia per via della situazione particolarmente difficile che si era creata e che era suo compito cercar di calmare gli animi. Ci spiegava che nessuno si sarebbe aspettato un tale bagno di folla e che si son trovati spiazzati.
Ci spiegava che era inutile stare lì e di tornare alle 06:00 perché tanto i prodotti sarebbero stati dati via non ai primi arrivati ma per estrazione e che vista la molta gente avrebbero aumentato i tagliandi dell'estrazione del concorso da 1000 a 2000 mila. Inoltre spiegava che i pezzi disponibili erano stati portati da 250 a 300.
Il problema è che erano le 03:00 e c'erano già 2000 mila persone sul piazzale ed era evidente che oramai a nessuno conveniva andarsene visto l'orario e perché logicamente si sapeva che alle 06:00 le persone presenti sarebbero state molte di più di 2000 e che quindi si sarebbe persa la possibilità di avere il numerino per accedere all'estrazione.
Dopo l'intervento obbligato ma del tutto inutile del signor Lucibello la situazione è peggiorata perché ora le persone che si trovavano in fondo, per paura di non rientrare nei primi 2000 posti, iniziava ad accalcarsi attorno alle transenne vicino all'ingresso del centro commerciale, mentre altri iniziavano a spingere da dietro, rendendo sempre più pericolosa la situazione per via dello schiacciamento.
Inoltre è stato in quel momento che la maggioranza delle persone (io e la mia amica compresi) abbiamo avuto la brutta notizia dei pochi pezzi che il Mediamarkt aveva messo a disposizione e ancor peggio che i numeri del sorteggio erano passati da 1000 a 2000, e che chi era lì da molto più tempo non avrebbe avuto alcun beneficio maggiore. Il malumore a questo punto era fortissimo e il signor Lucibello è stato salutato da una marea di insulti e fischi. La situazione rimaneva tesissima e caotica oltre che realmente molto pericolosa, sempre per via dello schiacciamento. Il signor Lucibello si faceva vedere per altre due volte prima dell'apertura delle porte ma con scarsi risultati, anzi, proprio il contrario.
ORE 5,15: IL CULMINE DEL DELIRIO
Verso le 05:15 la situazione è arrivata al culmine della possibile tragedia quando alcuni agenti (4-5) di una ditta di sicurezza privata (dal quel che ricordo erano privi di nome identificativo della ditta) si fanno largo tra la folla e si portano in prima fila proprio di fronte alla porta d'ingresso. Questi agenti che erano del tutto impreparati e capaci a gestire folle di questa portata hanno portato la situazione agli estremi e hanno commesso degli errori che potevano causare situazioni tragiche. Hanno iniziato a chiedere a noi davanti di fare un passo indietro per lasciar più spazio, e ci minacciavano di non farci entrare se non seguivamo i loro stupidissimo ordine.
Noi provavamo a spiegar loro che era inutile perché erano 6 ore che eravamo schiacciati e che era da dietro che la gente spingeva e che più cercavamo di andare indietro e più la folla dietro spingeva in avanti. Inoltre io ed altre persone abbiamo spiegato loro che era pericolosissimo spingere dal davanti perché rischiavamo l'effetto onda e a quel punto ci saremmo trovati tutti schiacciati alla porta.
Io e ad alcune altre persone abbiamo spiegato loro che avrebbero dovuto far spostare la gente partendo dal fondo della fila, in maniera organizzata, e man mano spostare la gente, e non partire spingendo dal davanti perché rischiavamo di essere travolti e di cadere a terra con conseguenze immaginabili e tragiche. Questi, senza ascoltarci hanno iniziato a spingere all'indietro causando proprio quello che temevamo. Ci siamo trovati schiacciati ancor peggio di prima e iniziavamo a stare male da non riuscire a respirare e con forti dolori allo sterno.
La tensione era alle stelle e i 4 o 5 agenti giovani ed inesperti erano in un chiaro stato di panico oltre che confusionale. Nei seguenti 45 minuti prima dell'apertura delle porte questi agenti hanno a più riprese tentato di spingerci indietro, facendoci quasi cadere a terra, rischiando una possibile tragedia. Per 45 minuti abbiamo urlato di aprire le porte perché la gente stava male, per farci uscire da questa situazione tremenda, ma purtroppo i qualcuno non ha voluto ascoltarci ed ha preferito far svolgere l'evento così come programmato. Il momento più pericoloso lo abbiamo avuto all'apertura delle porte e qui la tragedia è stata sfiorata solo per caso. Appena aperte le porte ci siamo sentiti trascinare davanti e mentre gli agenti provavano a fermare l'onda della folla hanno rischiato di rimanere schiacciati anche loro, assieme alla gente, sotto le transenne che avevano posizionato appena dopo le porte scorrevoli dell'ingresso del centro commerciale.
Con molta fatica e con totale e improvvisata stupidità al posto di togliere le transenne e far passare la gente nel centro commerciale come via di fuga questi agenti hanno rialzato una transenna per usarla come barriera mettendo ancora una volta in pericolo la gente per via dello schiacciamento. Alle fine tra la confusione più totale e con l'esaurimento e la paura sul volto la gente è riuscita ad entrare e per fortuna alla fine, ma solo per pura fortuna, non ci sono state conseguenze peggiori.
Dopo tutta quella fatica, dopo aver passato una notte da incubo e aver rischiato la tragedia si era arrivati all'estrazione dei numeri e con molta sorpresa durante l'estrazione ci veniva comunicato che in realtà i prodotti pubblicizzati erano solo 100 e che il restante 200 pezzi erano in realtà dei buoni regalo: 100 da 200 franchi, e 100 da 100 franchi.
Il disappunto è stato totale e sono iniziati gli insulti verso i dipendenti (e qui mi dispiace perché non c'entravano nulla) e contro il signor Lucibello, che ad un certo punto si era ripresentato dicendo che per venire in contro alla molta gente accorsa avrebbero estratto altri 100 buoni del valore di 30 franchi(!!), portando il totale da 300 a 400 premi.
Il Signor Lucibello è stato preso di mira tra insulti e fischi, facendo fare alla sua filiale del Mediamarkt di Grancia una vera e propria figuraccia. Molta gente se ne andava appena saputo che i prodotti pubblicizzati erano solo 100 e visti i nervi tesi dopo questa notte di pura follia ritengo fortunato il direttore del Mediamarkt che non si sono verificati anche degli atti di vandalismo all'interno del centro commerciale, visto che la gente a questo punto aveva capito di essere stata vittima di una misera e fasulla campagna di marketing da quattro soldi. Una volta usciti dal centro commerciale siamo pure rimasti bloccati nel traffico e siamo arrivati al lavoro in ritardo perché non erano nemmeno stati presi provvedimenti per la gestione del traffico.
IN CONCLUSIONE
Ora che vi ho spiegato la cronaca della mia esperienza passata di questa notte folle vorrei spiegare come si è venuta a creare questa situazione che poteva finire in tragedia.
Ci sono state diverse pecche tra cui la pessima comunicazione riguardo l'evento in sé e la totale mancanza di organizzazione del Mediamarkt nel svolgere l'evento oltre che il totale menefreghismo delle forze di polizia cantonali che avrebbero avuto l'obbligo di intervenire per via dell'ordine e della sicurezza del pubblico, e mi chiedo se qui non dovrebbe essere chiamato in causa qualcuno, perché siamo realmente arrivati vicini ad una possibile tragedia.
Aver visto, ieri, 24 ottobre, subito dopo questo evento flop che poteva finire in tragedia e che ha scombussolato il traffico fino a tarda mattinata, che ha messo in difficoltà diversi lavoratori, il signor Lucibello andare sui tutti i media a raccontare un sacco di bugie, ad autocoplimentarsi per il successo dell'evento e a prendersi tutti i meriti è stata una cosa che mi ha fatto letteralmente infuriare.
Il signor Lucibello si dovrebbe vergognare e dovrebbe realmente assumersi le sue responsabilità per questo disastroso evento organizzato come un vero principiante per non dir di peggio. Il tutto è iniziato con la carente pubblicità del Mediamarkt che ha dato poche informazioni riguardo alla reale disponibilità di pezzi messi a disposizione al prezzo di 9.95 (difatti tutta la notte fino all'intervento di Lucibello con il megafono alle 03:00 girava voce tra chi diceva che i pezzi confermati erano 1000 per i primi arrivati, chi 600, chi diceva 300) una pagina su internet (www.chidormenonpigliaprezzi,ch) che ha cambiato regolamento più di una volta, facendo capire che se si fossero presentate meno di mille persone i primi arrivati al mattino avrebbero avuto i prodotti a quel prezzo e solo se si fossero presentate più di 1000 persone si sarebbe svolta un'estrazione, ma sempre tra i primi 1000 arrivati (e non 2000).
In fondo quello che ha attirato la gente come me già il giorno precedente a stare fuori tutta la notte era l'altissima probabilità di accaparrarsi uno dei prodotti messi in offerta. Certo è che se il signor Lucibello avesse detto che i prodotti erano in realtà così pochi e che il resto erano dei miseri buoni regalo e se avesse specificato sin da subito e in maniera chiara e completa le modalità di svolgimento di questo evento si sarebbero presentate molte meno persone, me compreso!
Il signor Lucibello si è reso partecipe di una campagna di Marketing in favore della sua ditta (ma anche del Mediamarkt in generale) del tutto fallimentare, e l'evento da lui organizzato (o meglio non organizzato) ha rischiato di finire in tragedia. Dire che non ci si sarebbe potuto aspettare un riscontro così elevato da parte del pubblico è un chiaro segnale e un'ammissione che il vuoto di comunicazione della campagna è stato enorme. Sta di fatto che le carenze organizzative non possono rimanere impunite. C'erano oggetti dell'Ikea lasciati fuori dal negozio che sono diventati oggetto di vandalismo ma che hanno rischiato di diventare armi durante gli attimi di tensione. Le transenne erano mal posizionate e lasciate incustodite per via della mancanza di agenti di sicurezza.
La gestione della ditta di sicurezza, che si è presentata unicamente in forze solo un'ora prima dell'apertura delle porte è stata scandalosa. I segnali che molta gente si sarebbe presentata erano evidenti già la sera prima dell'evento e si sarebbe potuto tranquillamente evitare il degenerare della situazione se attorno alle transenne si fossero posizionati degli agenti di sicurezza, ma sin da subito e non alle 05:00 del mattino quando il caos era totale.
Sono convinto che il signor Lucibello, il comandante della polizia cantonale e le autorità cantonali che hanno rilasciato i permessi debbano fare una buona e sana autoanalisi perché questa volta la tragedia è stata veramente sfiorata.
Son d'accordo che il buon senso delle persone sarebbe potuto bastare, ma quando si tratta di folle riunite, il mondo ci ha mostrato in più di un'occasione a che punto la stupidità umana riesce ad arrivare e che ci vuole poco affinché si verifichi una tragedia. Purtroppo quella che poteva essere una serata diversa e anche divertente si è trasformato in una notte da incubo. La prossima volta sarà veramente meglio "Non essere mica scemo" e rimanere a dormire e non pigliare pesci, cioè prezzi!
Alexander