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Cronaca
02.11.2013 - 14:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano: "Vi racconto la mia odissea all'autosilo San Giuseppe"

Un lettore ci scrive: "La sera del 31 ottobre per disattenzione ho pagato il biglietto senza ritirarlo e fino al giorno dopo non sono riuscito ad uscire con la macchina..."

LUGANO - È una vera e propria odissea quella vissuta da un nostro lettore all'autosilo San Giuseppe di Lugano. Un'odissea che Umberto di Savosa vuole condividere con i lettori. Per questo ci ha inviato il racconto della sua disavventura, corredato anche da un video in cui viene immortalato uno dei momenti della vicenda. "Ieri sera (31 ottobre) - scrive Umberto - torno dal concerto al palazzo dei congressi e mi accingo a ritirare la macchina lasciata all'autosilo San Giuseppe. Pago e purtroppo non ritiro il ticket. Mi accorgo al piano e scendo di corsa le scale nella speranza di trovarlo ancora. Nulla, già prelevato da qualcuno che si è così ritrovato il parcheggio pagato (dal sottoscritto). Penso che dovrò rassegnarmi al pagamento della tariffa intera di Fr. 25.- in caso di smarrimento e quindi chiamo il servizio con il pulsante della colonnina. risposta: "Bitte rufen Sie später an": se fossi stato un turista milanese, avrei capito lo stesso il disservizio dell'autosilo. Ho insistito varie volte sulle 2 colonne cassa per più di 30 minuti anche perché nessun numero telefonico di emergenza era scritto da nessuna parte. Cosa faccio? Chiamo un taxi e con 40 franchi torno a casa. Non è terminata la serata di Halloween...". "La mattina seguente - prosegue Umberto - torno a ritirare l'auto e mi prendo un po' di tempo. È festa e quindi decido di tornare in città a piedi: da Savosa non è male, tutto in discesa... Arrivo all'autosilo e noto che una colonnina Cassa non funziona del tutto: è fuori servizio. Provo sull'altra a chiamare premendo il solito bottone I (informazione) e la risposta è sempre la stessa. OK! Chiamo la Polizia di Lugano e mi rispondono che l'autosilo San Giuseppe è privato quindi non di loro competenza ma con estrema gentilezza mi mettono in contatto con una Società di vigilanza privata: spiego il fatto e mi suggeriscono di portarmi all'uscita e di chiamare con il bottone". "Ma secondo voi se le due colonne cassa non funzionavano, poteva la colonnina all'uscita dare la possibilità di comunicare con una centrale operativa? - si chiede retoricamente Umberto -No di certo; e a questo punto un po' alterato chiedo di avere qualcuno che mi possa far uscire da questa prigionia. Passano 20 minuti e finalmente arrivano due addetti che gentilmente mi fanno uscire e mi spiegano che essendo l'autosilo San Giuseppe privato, il responsabile per le emergenze è un custode che durante le festività non c'è e quindi non risponde... e che loro hanno soltanto la chiave per le emergenze... e mi suggeriscono di fare reclamo all'autosilo che nemmeno si degna di pubblicare un numero di telefono per essere richiamati". "Pessima esperienza - conclude Umberto - . Devo dirvi che in questi casi il cittadino sentendosi preso in giro, indifeso e impossibilitato ad agire civilmente, potrebbe essere preso da un raptus e forzare la sbarra. Se mi dovesse succedere ancora non oso pensare alla mia reazione ma intanto grazie a LiberaTv lo condivido agli altri".
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