CRONACA
Lugano ha un nuovo vescovo. E Don Valerio Lazzeri si commuove
Si è svolta questa mattina nella Basilica del Sacro Cuore l'ordinazione del nuovo capo della diocesi ticinese. "Il nuovo vescovo è una speranza per tutti: lo vogliamo tenero e ottimista", ha detto il Nunzio. GUARDA LE FOTO DELLA CERIMONIA
LUGANO - Lugano ha ufficialmente il suo nuovo vescovo. Don Valerio Lazzeri è stato ordinato questa mattina come successore di Pier Giacomo Grampa. La cerimonia si è svolta nella Basilica del Sacro Cuore. Ad officiare la cerimonia il Nunzio apostolico in Svizzera, monsignor Diego Causero.All'ordinazione di Monsignor Lazzeri erano naturalmente presenti numerose autorità religiose e semplici rappresentanti del clero. Nutrita anche la delegazione di autorità civili: il Consiglio di Stato in corpore, il sindaco di Lugano Marco Borradori, membri del Gran Consiglio, e parlamentari federali.In apertura di cerimonia il Nunzio si è rivolto ai fedeli: "Quello di oggi è un evento che diviene un dono. Accogliete il nuovo vescovo come le prime comunità accoglievano gli apostoli. Ringraziamo monsignor Pier Giacomo Grampa, per la forza, la generosità, la dedizione e il vigore, con cui ha amato questa Chiesa e l'ha condotta con mano. Popolo di Dio che sei a Lugano, guarda con fiducia al tuo nuovo pastore, sentilo padre e fratello, in cammino con te".Nel corso della funzione religiosa è stata poi letta la bolla con cui Papa Francesco ha conferito l'incarico al nuovo vescovo. Quindi, monsignor Causero, ha letto la sua omelia: "Accogliamo con gioia e gratitudine Valerio Lazzeri. Rendete a lui l'onore che si deve a un ministro di Cristo. Nel vescovo è presente, nella comunità dei credenti, la stessa presenza di Gesù. Ciò che celebriamo oggi è la nascita di un nuovo apostolo, per completare e e perfezionare ciò che Cristo ha solo cominciato. La missione di Don Valerio è questa. Dio ha infatti una strategia ricorrente: inizia un'opera e poi quando è avviata l'affida agli uomini, affinché la completino e la perfezionino. Dio crede in noi più che quando noi non crediamo in noi stessi. Fratello Valerio, Cristo crede in te più di quanto tu non credi in te stesso. Oggigiorno siamo dotti, conosciamo più cose, e siamo ingolfati nell'informazione, preghiamo Dio affinché alla nostra mente ricca aggiunga un cuore infervorato. Nel tuo ministero metti il fuoco e la passione". "Noi amiamo un vescovo - ha detto ancora il Nunzio - che sia dotto nelle scritture, che Governi, ma desideriamo anche un vescovo amico di Dio. Sei stato scelto fra gli uomini e per gli uomini. L'episcopato è il nome di un servizio. Un vescovo deve servire, non dominare. Un vescovo che non prega è un vescovo a metà. Il nuovo vescovo è una speranza per tutti: lo vogliamo tenero e ottimista".La cerimonia ha raggiunto il suo clou con i riti dell'ordinazione, fino alla consegna dell'anello, della mitra e del bastone pastorale da parte del suo predecessore Monsignor Pier Giacomo Grampa. Un lungo e caloroso applauso ha accompagnato l'apice della funzione. E Don Valerio, a questo punto, è scoppiato in lacrime.
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