L’azienda di Riazzino, che fa capo al gigante americano General Electric, prevede una “possibile razionalizzazione delle attività produttive”. A rischio quasi il 40% dei posti di lavoro
RIAZZINO - “Qualora non si trovassero alternative, la proposta di razionalizzazione delle attività produttive e di riduzione delle attività avrebbe come conseguenza la perdita di massimo 68 posti di lavoro a Riazzino, a fronte di 179 lavoratori abitualmente alle dipendenze della Società.” È questo quanto viene comunicato dai vertici dell’azienda GE Consumer & Industrial SA in un documento strettamente riservato, che da il via a una procedura di consultazione interna, a cui liberatv ha avuto accesso in esclusiva.
Raggiunta da liberatv, dopo un giro di chiamate tra il Ticino, l’Italia e l’America, l’azienda ci ha fatto sapere che al momento non intende commentare la notizia.
La possibile razionalizzazione, che entrerebbe in vigore se non si dovessero trovare altre soluzioni, è stata decisa dall’azienda di Riazzino per far fronte “alla crescente concorrenza nel segmento di mercato dell’UPS e – si legge sempre nel documento – si inserisce in un piano di crescita globale varato dal Gruppo GE, che coinvolge diverse società in tutto il mondo.”
In particolare emerge la volontà, perlomeno nelle intenzioni del management, di delocalizzare la produzione in Polonia, come si evince chiaramente dal documento confidenziale: “le misure ipotizzate dal management al fine di accrescere la competitività dei prodotti UPS, vanno nella direzione di potenziare la produzione e le attività legate alle parti di ricambio ad essa correlate presso lo stabilimento di Bielsko Biala (PL).”
Non tutto andrà perso. Se la produzione se ne andrà in Polonia, più fortuna avranno infatti le attività di ricerca e sviluppo, vendita, servizio dopo vendita, progetti applicazioni speciali e attività di supporto al mercato locale, che, assicura lo scritto, “continueranno ad essere gestite da Riazzino”.
Infine i vertici della società americana rendono note anche le scadenze del piano di razionalizzazione: “Gli eventuali licenziamenti verrebbero verosimilmente comunicati nel periodo marzo-dicembre 2014.”
dielle