ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
08.10.2015 - 22:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Ve lo ricordate questo articolo? Era il 16 gennaio 2014. Il titolo era: "Chiasso, la testimonianza di una donna in assistenza che abita nel bronx di via Odescalchi: Questo è un posto infame"

Non vogliamo dire “l’avevamo detto”. Ma questo articolo merita di essere riletto alla luce di quello che è accaduto giovedì sera. Da allora cosa è cambiato?

CHIASSO - Non vogliamo dire “l’avevamo detto”. Ma questo articolo, che risale al gennaio del 2014, merita di essere riletto alla luce di quello che è accaduto giovedì sera in via Odescalchi, nel Bronx di Chiasso. Sono passati quasi due anni, da allora. E che cosa è cambiato? Ecco l'articolo integrale, che liberatv pubblicò il 16 gennaio del 2014.

di Marco Bazzi

CHIASSO – “Da qui voglio andarmene. È un posto infame. E non ci voglio più stare. È un incubo. Siamo a Chiasso, ma sembra di essere in un quartiere malfamato delle peggiori periferie”.
Lei, una donna che si ritrova a vivere della pubblica assistenza, abita nel casermone di via Odescalchi di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi (leggi gli articoli correlati). In quel casermone ci è arrivata senza sapere bene come. Le hanno proposto un appartamento lì dentro, e mica poteva dire no. Un due locali e mezzo in quella colata di cemento divisa in quattro blocchi, ognuno con una trentina di appartamenti, con il retro che dà sul piazzale dei camion di Brogeda.
Dopo che abbiamo denunciato il degrado la donna ci ha contattato per raccontarci ls sua storia.
L’affitto per l'appartamento è di 1'100 franchi al mese, dice. Giusto il tetto massimo che il Cantone paga per le pigioni delle persone in difficoltà. La metà di quanto lo Stato le versa ogni mese se ne va dunque per pagare l’affitto all’immobiliare Tessimo. In cambio, una manciata di metri quadrati in quel luogo di disagio.
Disagio sociale che diventa individuale: “Di notte c’è gente che mi suona alla porta cercando droga. Senza parlare delle liti, dei pestaggi. C’è da aver paura, di notte. E io ho paura. Ci sono anche diverse prostitute che abitano nel condominio, con il relativo via vai di clienti, e anche individui poco raccomandabili. Poi qualche asilante, gente che non ha alternative, e tante persone in assistenza. Non è che possiamo scegliere: dobbiamo accontentarci di dove ci mandano”.
Lei è una donna per bene, tranquilla, ma il solo fatto di dipendere dall’assistenza è una sorta di marchio infamante, una “lettera scarlatta” che le rende le cose molto difficili: anche trovare un appartamento in ordine è un impresa, anche pagando più di mille franchi al mese. I proprietari non si fidano. Nonostante alla fine l’affitto sia garantito dallo Stato.
“Non molti giorni fa – racconta la donna - mi sono entrati in casa nel pomeriggio. Sono tornata e ho trovato il cilindro della serratura spaccato. Ho paura a stare qui da sola”. E poi, aggiunge, qui dentro succedono cose da non credere: gente che butta giù oggetti nella tromba delle scale, che è una specie di voragine di sette piani che ti vengono le vertigini a guardarci dentro. Spesso arrivano ambulanze e pattuglie della polizia.
“L’acqua calda non c’è sempre. E nemmeno il riscaldamento. E le pulizie sul pianerottolo e nell’ascensore dobbiamo farcele da noi. Vuole che le dica un’altra cosa? La cantina: la mia cantina è stata aperta da qualcuno ed è diventata un ripostiglio di oggetti che dovrebbero stare in discarica: c’è dentro di tutto”.
E ci siamo andati con lei, in quella cantina da sotterraneo urbano. C’è anche quanto è rimasto di un inquilino romeno che da un po’ di tempo è sparito dalla circolazione. Un paio di tosasiepi, alcune autoradio, cavi elettrici, manometri, attrezzi vari, ciarpame… Si potrebbe pensare a vecchia refurtiva.
Una nota conclusiva: ci sono realtà drammatiche nel mondo, anche a pochi chilometri da qui. Noi siamo abituati troppo bene, forse. Ma vogliamo conservare, per quanto è possibile, questo “bene”. In un posto del genere, in Svizzera e in tutte le nazioni che si vogliono civili, non dovrebbe essere consentito a nessuno di abitare. Al di là di quanto costano gli affitti.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
chiasso
donna
via
assistenza
articolo
gennaio
odescalchi
posto
gente
bronx
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved