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Cronaca
18.02.2016 - 14:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Pasquale Ignorato in Ticino conferma: "Sono stato io a uccidere Falconi. Ho usato una spranga. Ma senza premeditazione"

Il figlio Mirko avrebbe confermato questa versione, sostenendo di essere intervenuto solo a colluttazione iniziata

LUGANO - Questa mattina, giovedì, al carcere della Farera sono iniziati gli interrogatori di Pasquale e Mirko Ignorato, estradati ieri notte da Napoli. Il padre, Pasquale, che è difeso dall'avvocato Marco Bertoli, ha già ammesso di avere ucciso il commercialista Angelo Falconi la sera del 27 novembre scorso a Chiasso.

"Nessuna premeditazione - ha però detto agli inquirenti, secondo quando riporta oggi il sito della RSI -. L'incontro con Falconi nell'autorimessa di Via Valdani fu del tutto casuale". Come casuale fu l'uso dell'arma: non un coltello o un bastone, ma una spranga di ferro che Ignorato sostiene di aver trovato nel garage sotterraneo.

Il figlio Mirko, difeso dall'avvocato Elio Brunetti, ha sostanzialmente confermato questa versione. Il giovane sarebbe intervenuto solo a colluttazione iniziata e per tentare di fermare il padre. Poi sarebbe fuggito dopo aver visto il sangue colare sul volto della vittima. Le audizioni degli imputati, condotte in contemporanea dalla polizia giudiziaria e dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier, sono tuttora in corso.

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