Indagato anche un impresario edile in difficoltà. Entrambi i protagonisti sono a piede libero e hanno ammesso le proprie responsabilità
LUGANO - Un funzionario dell’Ufficio esecuzione e fallimenti di Lugano, che ha il ruolo di caposervizio, è finito sotto inchiesta. Nei confronti dell’uomo, già sospeso, il procuratore generale John Noseda ha ipotizzato i reati di corruzione passiva e accettazione di vantaggi. Lo ha rivelato questa sera il Quotidiano della RSI.
La vicenda riguarda una società edile in difficoltà finanziarie, che il funzionario avrebbe agevolato ritardando il pignoramento dei beni. Il tutto in cambio di alcuni favori, come l’uso gratuito di un posteggio e un’auto ricevuta in regalo. Gli inquirenti stanno verificando inoltre la natura di un versamento sospetto.
Il procedimento penale è stato naturalmente aperto anche contro il titolare della ditta, specializzata in progettazione e direzione lavori. Corruzione attiva e concessione di vantaggi sono le accuse formulate nei confronti dell’impresario. Entrambi i protagonisti sono a piede libero e hanno ammesso le proprie responsabilità.