A processo alle Criminali per 133 abusi sessuali su un ragazzo di 14 anni. I fatti sono accaduti tra il 2014 e il 2015 nel Locarnese. L'uomo e la sua vittima erano legati da una comune passione per lo sport

Secondo l’accusa avrebbe approfittato del 14enne in 133 diverse occasioni, costringendolo a subire ripetuti atti “simili alla congiunzione carnale o altri atti sessuali”, esercitando su di lui una forte pressione psicologica

LUGANO - Il 29 novembre si aprirà alle Criminali di Lugano l’ennesimo processo per abusi sessuali su minori. Sul banco degli imputati, come scrive oggi il Corriere del Ticino, un uomo accusato di 133 atti sessuali su un ragazzo che all’epoca dei fatti aveva solo 14 anni.

L’imputato, italiano che abitava nel Locarnese, su trova in carcere in regime di espiazione anticipata della pena. Ha sostanzialmente ammesso i reati che gli vengono contestati: coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli, pornografia, infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti, somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute, tutte ripetute.

A sostenere la pubblica accusa è la procuratrice Chiara Borelli, mentre la difesa è affidata all’avvocato Stefano Camponovo e la Corte sarà presieduta dal giudice Rosa Item. I fatti si sarebbero svolti nell’arco di circa un anno, tra l’aprile del 2014 e il maggio del 2015, quando l’uomo è stato arrestato.

Gli abusi sono stati compiuti nell’ambito di un legame d’amicizia, nato dalla reciproca passione per lo sport: l’uomo era infatti l’allenatore del ragazzo. Secondo l’accusa avrebbe approfittato del 14enne in 133 diverse occasioni, costringendolo a subire ripetuti atti “simili alla congiunzione carnale o altri atti sessuali”, esercitando su di lui una forte pressione psicologica. In quattro episodi avrebbe anche fatto assumere al giovane un farmaco sedativo ipnotico.