La misura adottata dalla Società Pedemontana Lombardia fa discutere. Il consigliere regionale M5S Raffaele Erba: "Castigo non in proporzione al mancato pagamento del pedaggio"
LOMBARDIA – Il periodo di tolleranza è finito. Chi transita sulla Pedemontana e non paga entro 15 giorni rischia una multa da 85 a 338 euro, oltre alla decurtazione di due punti dalla patente.
Una misura, quella adottata a partire da sabato 29 settembre dalla società Pedemontana Lombarda, che interessa anche gli automobilisti svizzeri. Già, perché per gli automobilisti stranieri “in Italia esiste un casellario delle multe e quando i punti tolti arrivano a 20 le autorità italiane possono decretare un divieto di circolazione sul territorio nazionale”, ha precisato il portavoce TCS Renato Gazzola ai microfoni della RSI.
Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Raffaele Erba è del tutto contrario alla misura. “Si tratta – afferma a La Provincia di Como – di un castigo sproporzionato rispetto al mancato pagamento del pedaggio”.
“Non c’è – continua – proporzione. Il sistema “free flow” non è stato adeguatamente comunicato e fatto capire all’utenza”.
“La segnaletica – sottolinea l’associazione Hq Monza in una nota – non è adeguata. In pochi sanno che il transito su Pedemontana ha un costo e comporta una rilevazione automatica”.