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Cronaca
22.05.2024 - 16:470

Le imprese da brivido del campione di kayak inghiottito dalla Melezza

La stampa inglese e americana racconta le gesta dell'atleta, divenuto famoso dopo essersi lanciato da una cascata di 38 metri in Messico

GOLINO - Le speranze di trovare in vita Bren Orton, il 29enne inglese inghiottito giovedì scorso dalle acque della Melezza in piena, sono ormai vicine allo zero. Intanto, come scrive oggi LaRegione, una quindicina i professionisti di kayak sono arrivati da diversi paesi europei, due addirittura dagli Stati Uniti, per partecipare alle ricerche  del canoista in accordo con la Polizia cantonale, percorrendo il fiume tra la diga di Palagnedra e il ponte di Golino.

Della scomparsa di questo giovane atleta del kayak estremo parla anche la stampa internazionale - dal Times al Sun, dal Mirror alla CNN -. Il britannico ‘Dailymail online’ sta seguendo da vicino le ricerche, con la famiglia del 29enne. Non ci si vuole rassegnare all’idea che possa essere morto e finché non sarà possibile provare il contrario, le ricerche degli amici e colleghi proseguiranno, scrive il portale.

Bren, scrive il portale inglese, è stato fonte d'ispirazione per i kayakisti di tutto il mondo. “Il suo account Instagram ha 57.000 follower e si è filmato mentre scendeva in kayak lungo un fiume in Italia meno di 48 ore prima di scomparire. Ha anche condiviso sul suo popolare canale YouTube un video in cui scende dalla cosiddetta cascata dello Scivolo del Diavolo in Val Sesia. Ma è stato il suo record nel 2018 a fare notizia in tutto il mondo. Bren Orton detiene il record britannico per la discesa dalla cascata più alta in kayak dopo essersi lanciato dalle cascate Big Banana in Messico”, alte 38 metri.

Prima di diventare un professionista del kayak, ricorda il Dailymail, il giovane campione ha fatto di tutto: “Ho lavorato in un call center, come operaio in un cantiere edile, in una palestra, al Centro nazionale per gli sport acquatici e come becchino. Ho fatto anche alcune sperimentazioni mediche per guadagnare soldi”.

Ma giovedì il 29enne è stato inghiottito da un mulinello dal quale non è più risalito e risucchiato fuori dalla sua imbarcazione. I suoi compagni di avventura, che insieme a lui avevano affrontato nei giorni precedenti diversi corsi d’acqua in Italia, hanno dato l’allarme, ma di Bren, finora, nessuna traccia. Sempre stando alla Regione, la comitiva aveva già disceso la Melezza nel corso della mattinata.

Le ricerche sono state focalizzate nel tratto di fiume tra la diga e Golino, dove è stata recuperata la canoa, ha detto alla Regione Andres Maggini, capo della Colonna di soccorso alpino del Cas, “ma è chiaro che nulla impedisce di pensare possa essere stato portato dalla corrente molto più a valle, magari nel lago”.

 

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