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Politica e Potere
14.07.2013 - 09:180
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Finanze pubbliche, crisi e politica: in Ticino è un'estate da "tutti contro tutti"

Per la Lega la difficile situazione di Lugano è colpa della gestione del PLR e Bertoli fa proposte "irresponsabili" sulle tasse. Per il presidente del PLR Cattaneo il Governo è "scoordinato" e la Lega "incoerente"

Non ci sono più le mezze stagioni, nemmeno nel dibattito politico. Se la meteorologia ci ha abituato a un ribaltamento del clima, con inverni caldi, primavere di pioggia e neve, anche la politica cantonale sembra adeguarsi. In questo momento nessun rappresentante di partito o delle istiuzioni nel nostro cantone sembra voler andare in vacanza. Così al classico autunno caldo dell'agenda politica, stiamo assistendo a una bagarre da tutti contro tutti su diversi fronti. 

Il fil rouge è la situazione da lacrime e sangue delle finanze cantonali. Il deficit preoccupa tutti i partiti, ma questo è forse l'unico aspetto che mette tutti d'accordo. Sul come uscirne ognuno va per conto proprio. E la difficile situazione della locomotiva Lugano è benzina sul fuoco della polemica con la Lega partito di maggioranza relativa che ora è sotto il fuoco incrociato degli avversari. 

Basta leggere la stampa domenicale per avere un quadro a tinte confuse. Nell'edizione odierna del Mattino della domenica, Lorenzo Quadri definisce irresponsabile il ministro Manuele Bertoli che in settimana è uscito allo scoperto e, contro i colleghi di governo, ha aperto a un possibile aumento della pressione fiscale per riossigenare le casse cantonali. "Non si venga a raccontare la storiella delle casse vuote: la sinistra le tasse le aumenterebbe allegramente anche se i conti pubblici fossero in ricco attivo perché il dogma è gonfiare sempre più la macchina statale" tuona Quadri dalle colonne del Mattino e aggiunge: "Pensare di aumentare le tasse in tempo di crisi e quando la concorrenzialità fiscale del nostro cantone è andata a ramengo a seguito di 11 anni di immobilismo è l'equivalente di tagliarsi gli attributi per farla alla moglie". 

Ma il settimanale della Lega non attacca solo il ministro Bertoli e la politica del PS. Se il PPD è definito "il partito delle tasse" in compagnia dei socialisti, il PLR che per decenni ha gestito il dicastero finanze è responsabile, secondo la Lega, della crisi che sta colpendo Lugano. E a proposito di moltiplicatore il Mattino scrive: "Andare ad aumentare il moltiplicatore a Lugano in tempo di crisi, oltre ad essere sbagliato di principio, costituirebbe un rischioso autogoal". 

Chi non si tira indietro è il presidente del PLR Rocco Cattaneo che in un'intervista nell'edizione odierna de Il Caffè rilancia quanto va dicendo da giorni: il Governo "è scoordinato: in sei mesi non ha saputo proporre una misura per ridurre il deficit". E se la proposta di Bertoli di aumentare le tasse è "inaccettabile", il presidente ribadisce le critiche a Norman Gobbi e la Lega accusati di incoerenza perché se da una parte propongono di risparmiare dall'altra avanza con il suo ministro l'idea di aumentare di settecento unità il corpo di polizia. 

Cattaneo inoltre tra le strategie di rilancio ci mette pure la scuola: "Come PLR stiamo riflettendo sulla scuola media per riorientarla sulle mutate condizioni del lavoro" dichiara il presidente liberale. E a proposito di scuola in settimana si è registrata un'altra frattura all'interno dell'esecutivo: la proposta di Paolo Beltraminelli di portare da 4 a 3 anni il liceo non è affatto piaciuta al collega Bertoli che ha già fatto sapere che di ritoccare in nome del risanamento gli anni di liceo non se ne parla. 

Avanti di questo passo l'autunno più che caldo rischia di essere esplosivo. E il 2015 sembra più vicino che mai.  

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