LUGANO – Acque agitate, molto agitate, in casa socialista a Lugano. O per meglio dire nella casa rossoverde edificata per queste elezioni comunali in riva al Ceresio. Una lettera firmata dal presidente Raoul Ghisletta ed inviata ai simpatizzanti del PS ha suscitato le ire di alcuni candidati presenti sulla lista del Municipio e dei loro sostenitori.
Della lista in corsa per l'Esecutivo, ricordiamo, fanno parte per il PS l'uscente Cristina Zanini Barzaghi, Simona Buri, Carlo Zoppi e Beatrice Reimann. A completare la squadra l'indipendente Jacques Ducry, il comunista Simone Cattaneo e il verde Nicola Schönenberger.
Ma cosa ha scritto Ghisletta nella lettera che tanti mal di pancia sta provocando? Oltre a ragguagliare i simpatizzanti sui prossimi appuntamenti elettorali, vi è un invito a "raddoppiare" la municipale Cristina Zanini Barzaghi. Sì, avete letto giusto, "raddoppiare". Anche se, come sappiamo, per le elezioni comunali è tecnicamente impossibile doppiare un candidato, come invece si può fare per le federali.
Dunque vien da pensare, o almeno così è stato interpretato, che "l'ordine di scuderia" firmato dal presidente sia quello di votare la municipale uscente. E basta. Un atto che evidentemente non è andato giù a diverse delle altre persone che si sono messe a disposizione per la lista del Municipio: del PS e no. Se da un lato è prassi che la riconferma di un uscente venga fissato come primo obbiettivo da qualsiasi partito, è altrettanto vero che di solito un presidente invita a sostenere tutti i suoi candidati.
Ghisletta nella lettera ribadisce altresì ciò che aveva già detto in fase di presentazione della lista nelle scorse settimane: dobbiamo assicurare la rielezione di Zanini Barzaghi in Municipio, "la nostra capolista". Quindi votate la lista e votate per lei.
Forse sarebbe bastato questo per evitare polemiche e risentimenti. Un semplice invito a sostenere l'uscente, senza "raddoppi", insieme a tutti gli altri candidati.
AELLE