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23.11.2017 - 08:390
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Argo 1, il Governo è una pentola a pressione: discussioni accese tra i ministri dopo gli ultimi sviluppi che emergono dal rapporto di Marco Bertoli. In arrivo decisioni drastiche nei confronti di Beltraminelli e dei funzionari?

Il Corriere del Ticino pubblica un ricco retroscena sugli ultimi sviluppi dello scandalo all'interno dell'Esecutivo. Riunioni ad alta tensione all'interno del Collegio. Forse novità già in giornata. In ogni caso la fiducia granitica delle scorse settimane nei confronti del ministro PPD sembra essersi sgretolata....

BELLINZONA - Qualcosa è cambiato. All’interno del Governo sembra non esserci più quella granitica fiducia nei confronti del ministro Paolo Beltrraminelli, che si era palesata solo qualche settimana fa nel corso dell’acceso dibattito andato in onda in Gran Consiglio. Ne scrive stamane il Corriere del Ticino che pubblica un ricco retroscena sugli ultimi sviluppi dello scandalo di Argo 1.

 

Un retroscena che, sostanzialmente, conferma le indiscrezioni e gli spifferi sfuggiti da palazzo nelle ultime ore. Voci sulle quali ieri è stato messo il carico 90 da parte dai capigruppo di PLR e Lega, Alex Farinelli e Daniele Caverzasio, i quali si sono allineati alla richiesta del PS di dimezzare il ministro PPD, togliendogli la responsabilità della Divisione dell’azione sociale del DSS. Proposta condivisa anche dagli altri gruppi parlamentari e che ha mandato su tutte le furie il PPD.

 

Secondo la ricostruzione del CdT, infatti, venerdì 17, durante una seduta straordinaria dell’Esecutivo convocata per discutere di Argo1, la tensione tra i ministri è salita alle stelle. Tanto che sono state ipotizzate misure drastiche sia nei confronti di Beltraminelli che nei confronti di alcuni suoi funzionari. Una discussione che sarebbe dovuta sfociare in un comunicato stampa che sarebbe dovuto partire lunedì dalla Cancelleria dello Stato, ma che non è mai partito.

 

Ieri nuovo punto della situazione nell’ordinaria seduta del Consiglio di Stato, con tanto di incontro con il perito indipendente Marco Bertoli, incaricato di svolgere l’inchiesta amministrativa. Il Corriere, come già anticipato dalla RSI, conferma che gli elementi portati da Bertoli sul tavolo del Governo non per nulla confortanti. Al contrario sarebbero emerse tutta una serie di criticità, anche gravi. E dopo l’audizione è seguita una nuova decisione piuttosto accesa all’interno del Collegio.

 

Ma, al termine dell’incontro, nessuna decisione e bocche chiuse a chiave. Nessuna decisione è stata ancora presa ma ciò non significa che il Governo vi abbia rinunciato, anzi. Il CdT ipotizza a breve una presa di posizione da parte dell’Esecutivo, forse addirittura già nella giornata di oggi.

 

Il rapporto Bertoli, insomma, potrebbe produrre le prime scelte forti da parte del Consiglio di Stato.

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