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17.04.2018 - 09:010
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Si riaccende la polemica su "er travertino romano" alla stazione di Bellinzona. Aiuto, su quel pavimento si scivola! Fabio Regazzi presenta un nuovo atto parlamentare e chiede una perizia dell'Ufficio prevenzione infortuni

"Da alcune segnalazioni inviate all'Ufficio per la prevenzione degli infortuni - scrive Regazzi nell’atto parlamentare - emerge che la Stazione FFS di Bellinzona non risponderebbe ai requisiti previsti dalla documentazione tecnica pubblicata dall'UPI relativa alla pavimentazione e alla scala, ciò che ha del resto causato alcuni incidenti"

BELLINZONA – Il travertino romano alla stazione di Bellinzona, inaugurata in pompa magna sul finire del 2016, continua a far discutere. La pavimentazione ha già messo in luce le prime crepe e tornano alla ribalta gli atti parlamentari presentati dal consigliere nazionale Fabio Regazzi.

Perché usare una roccia calcarea proveniente dal Lazio per pavimentare la stazione considerata “la porta di Alptransit”? aveva chiesto al Consiglio federale. Non avessimo pietra in Ticino… Ma abbiamo cave di granito in Riviera, in Valle Maggia, nel Mendrisiotto. Signore pietre!

Al di là delle rassicurazioni dei burocrati federali sulla resistenza funzionale del travertino, ancor prima che fosse posato, la realtà è che il granito sarebbe stato il materiale più adeguato a quel tipo di pavimentazione, molto sollecitata da migliaia di passaggi quotidiani.

Sappiamo che il Consiglio federale ha sempre dato il “mena via” a Regazzi, che però recentemente è tornato alla carica ponendo un nuovo problema: quello della sicurezza.

Un mesetto fa Regazzi ha presentato una terza interpellanza proprio su tale questione chiedendo se “è stata allestita una perizia tecnica per valutare la sicurezza delle sovrastrutture e dei materiali utilizzati per pavimentazione e scale della Stazione FFS di Bellinzona”.

Da alcune segnalazioni inviate all'Ufficio per la prevenzione degli infortuni, UPI Svizzera italiana, scrive Regazzi nell’atto parlamentare, “emerge che la Stazione FFS di Bellinzona non risponderebbe ai requisiti previsti dalla documentazione tecnica pubblicata dall'UPI relativa alla pavimentazione e alla scala, ciò che ha del resto causato alcuni incidenti.

Il materiale utilizzato non presenterebbe infatti proprietà antisdrucciolo adeguate per l'uso previsto, soprattutto in caso di pioggia. Inoltre le scale sono prive di rivestimento antisdrucciolo, e mancano di contrasto tra gradini e pianerottoli. Per alcune alzate andrebbe previsto il corrimano. Considerato che la Stazione di Bellinzona è frequentata da migliaia di persone al giorno, la presenza di materiale non sufficientemente antiscivolo e di scale non a norma potrebbe aumentare il numero di infortune”.

Regazzi ricorda che rispondendo alle sue due precedenti interpellanze, che sollevavano appunto dei dubbi sul travertino romano, il Consiglio federale aveva scritto di non avere responsabilità specifiche riguardo alla scelta e l'impiego di materiali nelle stazioni delle FFS.

“Tuttavia – aggiunge - nell'interesse della sicurezza dei cittadini, è importante che gli edifici pubblici vengano progettati e costruiti rispettando le più recenti raccomandazioni per la sicurezza. Si invitano quindi le FFS ad ordinare all'UPI una perizia dello stato di sicurezza della Stazione, in particolare delle proprietà antisdrucciolo del materiale utilizzato per la pavimentazione”.


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