Prezzo: 12 / 10 CHF

Lunedì 28 | 20.30

WHEN YOU'RE STRANGE THE DOORS "Musica e Cinema"

Cinema

Locarnese

WHEN YOU'RE STRANGE  THE DOORS

Regia, soggetto e sceneggiatura: Tom DiCillo 

Fotografia: Paul Ferrara     

Montaggio: Kevin Krasny, Micky  Blythe

Produzione: Wolf Films, Strange Pictures, Rhino entertainment                                                     

Interpreti: The Doors: Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger, John  Densmore                         

Documentario Rock -  Stati Uniti, 2009 -  v.o. inglese - durata: 86’                    

A quasi quarant’anni dalla morte di Jim Morrison le porte dei Doors tornano a schiudersi. L’ultima volta che il cinema aveva cercato di imprimere per immagini il blues psichedelico della band fu nel 1991 quando Oliver Stone scrisse e diresse un biopic rimasto nella memoria dei più soprattutto per le dure critiche espresse dagli stessi componenti del gruppo (il tastierista Ray Manzarek in primis, il quale denunciò la storpiatura generale che ricevette il vocalist e personaggio chiave Morrison) che per la sua efficacia nel descrivere vita e morte di uno tra i gruppi rock più amati e controversi di sempre. Quasi dieci anni dopo, Tom DiCillo, direttore della fotografia con all’attivo una manciata di opere da regista, tra le quali Johnny Suede, con un giovane Brad Pitt, vincitore nel 1991 del Pardo d’oro, decide invece di privilegiare il genere documentaristico, alternando in 86 minuti di pellicola le origini e l’evoluzione della band in stile reportage (molte delle immagini sono inedite) con la camaleontica prospettiva socio-culturale propria della seconda metà degli anni sessanta che avrebbe segnato il passaggio di testimone tra la generazione ribelle dei “sixties” e quella nuova più conservatrice che finirà catalogata col nome di “me generation”. La vera natura del film è comunque quella di svelare una volta per tutte chi davvero fosse il Re Lucertola, rispondendo in via definitiva al pasticcio di Stone. Significativa a tal proposito la scelta del titolo, ad inquadrare la complessa natura del personaggio, e soprattutto il collage al montaggio realizzato al fine da rendere la star sempre al centro dell’attenzione, un sole a cui attorno girano tutti gli altri pianeti. Il film di DiCillo si sofferma, quindi, in particolar modo sulle traversie di Morrison: il rinnegamento dell’amore paterno e materno, amore che, per contro, virò verso la letteratura e la poesia, la scuola di cinema dell’Ucla e la nascita dei Doors, il concerto di Miami del marzo ’69 e la presunta leggenda che lo volle mostrare i genitali di fronte al pubblico, avvenimento che portò al suo arresto. Sempre del ’69 sono le immagini che lo ritraggono nei suoi due lungometraggi diretti da Paul Ferrara, “Hwy”, col deserto del Mojave a fare da sfondo al viaggio verso la città, e “Feast of Friends”, compendio di eccessi e inno alle ipnosi lisergiche tanto imprescindibili per i suoi componimenti poetici. Il contesto socio-politico è un altro importante tassello che il film proclama a più riprese: significativa la sequenza in cui la celeberrima “The End” in sottofondo riassume il triennio maledetto che segnò gli omicidi di Sharon Tate, Martin Luther King, Robert Kennedy e che nel contempo portò sulla via del suicidio Jimi Hendrix e Janis Joplin, seguiti, un anno dopo, proprio da Jim Morrison. La libertà verso un mondo migliore in realtà stava portando dritto dritto all’inferno. I Doors rappresentarono l’ultimo baluardo di questa generazione prima che l’intero Paese cambiasse radicalmente negli anni settanta, parallelamente alla fine della guerra in Vietnam, adottando una visione del mondo “individuale” basata sul benessere personale e su quello che Christopher Lash chiamerà la “cultura del narcisismo”. DiCillo avverte costantemente, seppur lasciando la questione sempre in superficie, l’importanza dei Doors e del suo leader nel quadro di un’epoca che ha visto frantumare ed infine dissolvere le sue speranze in un arco di tempo troppo limitato ma comunque fondamentale per il proseguo degli anni a venire (“Blood will be born in the birth of a nation” canterà Morrison in “Peace Frog”).

Info Evento

Lunedì 28 Marzo 2022
dalle 20.30

Indirizzo

GranRex

Via Bossi 2

6600, Locarno

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