Prezzo: 12 / 10 CHF
Lunedì 04 | 20.30
Cinema
Locarnese
Searching for Sugar Man Regia e sceneggiatura: Malik Bendjelloul Fotografia: Camilla Skagerström Musica: Sixto Rodriguez Produttore: Simon Chin, Malik Bendjelloul Interpreti: Jesus “Sixto” Rodriguez, Stephen “Sugar” Segerman e Dennis Coffey Documentario musicale su Sixto Rodriguez Gran Bretagna, Svezia, Finlandia 2011 v.o. inglese sottotitoli fra Durata: 86’
I primi anni '70 del rock americano sono una stagione che definire memorabile è riduttivo, per quantità e qualità di offerta musicale: l'onda lunga dei '60 mescolata alle diramazioni rivoluzionarie che verranno, l'album che si afferma definitivamente sul singolo, i generi che cominciano a mescolarsi in ibridi sempre più suggestivi. Una stagione talmente aurea da costare il semi-anonimato per talenti tutt'altro che trascurabili: gente come Bruce Palmer, Shuggie Otis o Jesus “Sixto” Rodriguez. La parabola di quest'ultimo, però, è così carica di curiosità e sfortunate vicissitudini da meritare un discorso à rebours, che porta a un documentario che diviene dapprima un caso e in seguito un Oscar (per una volta) indiscutibile. Jesus Rodriguez, detto Sixto in quanto sesto bambino della sua famiglia, nasce a Detroit nel 1942, da padre messicano immigrato negli anni '20 e madre di origini native americane ed europee. Pubblica il suo primo singolo nel 1967 e prosegue per anni, con scarso successo. In difficoltà economiche, comincia a fare l'operaio. Intanto nel Sudafrica dell'apartheid, attraverso una serie di bootleg (dischi piratati), a sua insaputa, il cantautore riesce a imporsi nella cultura giovanile del paese, grazie ai suoi testi socialmente consapevoli: il suo album d'esordio, Cold Fact, diviene presto un disco cult anche in Nuova Zelanda e Australia. Di lui però, non si conosce praticamente nulla. Oltre al nome riportato sulla copertina è noto solo il fatto che sia nato negli Stati Uniti. Dato per morto, in seguito a un presunto e clamoroso suicidio, avvenuto sul palco dopo un concerto, fa una tournée (1979) in Australia e al ritorno si dedica ad attività politica, candidandosi anche alle comunali di Detroit. A sua insaputa le sue canzoni - che parlano per lo più delle condizioni lavorative del Paese - diventano il simbolo della lotta contro l'apartheid, fino a quando sua figlia, tramite un sito web a lui dedicato, scopre il suo successo e Rodriguez fa una serie di tour tra Svezia e Sudafrica. Il regista svedese di origini algerine Malik Bendjelloul fece a suo tempo un corto dedicato a Rodriguez durante un soggiorno a Cape Town. Ma la storia era troppo preziosa per lasciarla a un prodotto destinato a pochi. Il tragitto è stato lunghissimo e ha avuto come capolinea il premio al Sundance Film Festival e l'Oscar vinto nel 2013.
Info Evento
Lunedì 4 Aprile 2022
dalle 20.30
Indirizzo
GranRex
Via Bossi 2
6600, Locarno
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