Prezzo:
Domenica 15 | 11.00
Arte
Luganese
La mostra "Detriti icastici" di Paride Bernasconi allo spazio Artelier di Lugano (presentata il 14 e il 15 maggio 2022, in Via Bossi 12) vuole proporre al pubblico due filoni distinti , ma complementari, della più recente produzione dell'artista.
Da una parte le “carte” - dei collage creati con diverse tipologie di fogli e cartoncini - e dall’altra i “ferri” - pezzi di metalli assemblati e installati su lastre di alluminio industriale.
I detriti, in senso generale, sono frammenti di materia "avanzati", ormai svuotati del loro originale pregio, valore e utilità. Con dei gesti semplici ed essenziali (come dei tagli, degli strappi-colore o la semplice scelta di posizionamento) Bernasconi, convinto che tutto abbia sentimento e eterna essenza, cerca di ridare loro "peso".
In un mondo in cui l’essere umano viene schiacciato come non mai dalla forza centrifuga di cambiamenti tanto repentini quanto a volte indecifrabili, soprattutto nel risultato finale, i materiali utilizzati nei lavori dell’artista ticinese, al contrario, sembrano trasformarsi in un processo che tende al lento ma inesorabile (e quindi finalmente certo) scorrere della vita. Vita, morte e rinascita ritrovano così un loro ideale moto.
Le due tematiche principali proposte in questa occasione dialogano tra loro tra similitudini e contrasti. Se i materiali utilizzati - e la percezione che lo spettatore in essi è abituato a riconoscere - sono molto diversi, l’utilizzo e la manipolazione che Bernasconi ne fa capovolge e destabilizza i nostri originali “bias”.
I collage sono fatti di scarti di carte (a volte grezzamente strappati e a volte chirurgicamente tagliati) che vengono incollati l’uno sull’altro facendo nascere delle composizioni quasi scultoree: degli “stiacciati”, che, a dispetto del gran numero di differenti tipi di carte, risultano omogenei e quasi indistruttibili. I colori stessi, come un fissante, a volte spennellati e a volte impregnati, ne caratterizzano ancora di più la forza e la compattezza.
I “Ferri” invece trasformati e corrosi dal tempo e da poche ed essenziali manipolazioni dell’autore “smollano” la loro natia durezza e ne accentuano l’impercettibile ma infinito movimento. Il colore in questo caso è quasi sempre dovuto alla ruggine e alle mille sfumature che questa regala. Gli interventi sembrano guidare l’attenzione verso l'inesorabile bellezza dell’agire del tempo sulla materia ma anche ad una loro collocazione in un ordine temporaneo ma prestabilito.
Insomma materiali poveri e diversi, di riutilizzo, cercati e trovati indifferentemente tra le discariche, le passeggiate nei boschi ticinesi, così come ai margini delle autostrade e nei greti ormai asciutti dei fiumi, resuscitano nelle mani di Bernasconi. Riprendono vita ma, come dopo una lunga metamorfosi, in modo del tutto nuovo.
A completare la mostra tre sculture in cui i ferri per armature edilizie vengono parzialmente sbarazzati dal calcestruzzo che li rinchiude donando loro nuovo respiro ma, paradossalmente e di conseguenza, grazie al contatto diretto con l'ossigeno, ne velocizzano anche l'agognata fine.
Si ringrazia per l'ospitalità Alex Dorici, che per il forte legame di amicizia, ha messo a disposizione Artelier per questa occasione. L'Artelier é uno spazio espositivo indipendente di arte contemporanea, nato nel 1999 e che da 23 anni, collaborando con artisti, curatori e operatori nel settore della comunicazione, si è sempre proposto come punto di incontro, luogo di lavoro, di creazione e come spazio espositivo.
Paride Bernasconi, 1980, Muzzano-Gandria
Detriti icastici di Paride Bernasconi
Sabato 14 e domenica 15 maggio 2022, dalle 11:00 alle 18:00
Testo e curatela della mostra: Giacomo G.
Info Evento
Per tutti
da Sabato 14 Maggio 2022
a Domenica 15 Maggio 2022
Sa,Do
dalle 11.00
Indirizzo
Artelier
6900, Lugano
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