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Martedì 05 | 20.00

Le basi teoriche della giustizia linguistica

Conferenze

Locarnese

Le basi teoriche della giustizia linguistica e l'esempio svizzero

Prof. Nenad Stojanovic

Laura (nome fittizio) è una bambina che abita in Ticino. I suoi genitori, entrambi italofoni, desiderano che frequenti una scuola elementare in inglese. Si rivolgono quindi a una scuola privata americana, in Ticino. Visto che si trova ancora nell’età di obbligo scolastico, Laura ha bisogno di un’autorizzazione del Dipartimento dell’educazione del Canton Ticino che le viene però negata. I suoi genitori inoltrano un ricorso che viene respinto dal Tribunale federale (sentenza 2C_449/2011). Secondo il TF, il Canton Ticino ha diritto di difendere il principio di territorialità linguistica (PTL).

È un caso emblematico perché dimostra quanto le autorità svizzere applichino in modo rigoroso il PTL. Nella loro sentenza i giudici del TF affermano infatti che “l’interesse pubblico teso alla difesa dell’italianità prevale su quello privato dei ricorrenti”, nonostante il fatto non vi sia alcun rischio plausibile che l’inglese possa prendere il posto dell’italiano in Ticino.

I genitori di Laura ritengono di essere vittime di un’ingiustizia. Le autorità ticinesi invece, pensano di aver agito in modo giusto. Ma in che cosa consiste la “giustizia” in ambito linguistico? In questa relazione verrà affrontato il tema della giustizia linguistica, con riferimento ai dibattiti degli ultimi 20 anni (cfr. Kymlicka e Patten 2003; Van Parijs 2011; De Schutter e Robichaud 2018), al fine di mettere in rilievo il contributo della teoria politica nel chiarimento delle diatribe pratiche che sono tuttora frequenti nei paesi plurilingue come la Svizzera.

Info Evento

Per tutti

Martedì 5 Marzo 2024
dalle 20.00

Indirizzo

Associazione Orizzonti filosofici

Centro Leoni

6595, Riazzino

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