Un avvenimento simile non era ancora mai stato organizzato in Svizzera, ma oggi è accaduto: per le strade di Ginevra si è svolta la "marcia delle puttane", con la partecipazione di circa 200 persone, in maggioranza giovani ragazze, addobbate in maniera volutamente provocante.
Nato in Canada, il movimento intende denunciare le violenze sessuali di cui sono vittima le donne. Le manifestanti hanno inalberato cartelli su cui era scritto: "Sono una puttana, ma non la tua!", e anche "Non ditemi come mi devo vestire", "Il mio clitoride mi appartiene".
Le ragazze devono avere la libertà di vestirsi come meglio credono e sentirsi libere con il proprio corpo, ha affermato Olga Baranova del comitato "Slutwalk Svizzera". Nulla può giustificare lo stupro o una violenza sessuale, e il sospetto che talvolta pesa sulle vittime è totalmente inammissibile, ha aggiunto la donna.
Il primo slutwalk (marcia delle puttane) si è svolto a Toronto (Canada) nell'aprile 2011, grazie a un passaparola in rete, dopo che un poliziotto ha affermato che per vivere sicura una donna dovrebbe evitare di vestirsi come una puttana. Le manifestanti marciano in minigonna e reggiseno, per ricordare che vestirsi in modo sexy non significa "andare a cercarsela".