La Procura di Torino ha chiesto di condannare a nove mesi di reclusione Beppe Grillo al termine di un processo legato a una delle dimostrazioni dei No Tav in Valle di Susa. Si tratta della costruzione abusiva di una baita, nel dicembre 2010, diventata simbolo del movimento.
Beppe Grillo era salito in Valle di Susa il 5 dicembre 2010 durante una manifestazione dei No Tav, movimento di protesta contrario alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Davanti alla baita ancora in costruzione improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all'interno del locale. In precedenza il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta avrebbe commesso un reato.
Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati.
Il processo vede imputate 21 persone di violazione di sigilli. Sono state chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione.