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04.03.2015 - 14:020

Caverzasio: "Positivo", Vitta: "In partita", Jelmini: "Aspettiamo i preferenziali", Rusconi: "Inaffidabile", Lurati: "Non mollare", Savoia: "Avanti tutta"

I leader dei partiti ticinesi commentano il sondaggio del Giornale del Popolo tra speranze, conferme e voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo nell'ultimo mese e mezzo di campagna

LUGANO – Speranze, conferme e voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo nell'ultimo mese e mezzo di campagna elettorale. Il tutto condito dalla premessa delle "pinze": ovvero sia la prudenza con cui vanno esaminati e commentati i sondaggi. 

La politica ticinese reagisce senza scomporsi alla ricerca demoscopica presentata stamane dal Gdp. Una ricerca che presenta un quadro di grande stabilità, sia nella ripartizione dei seggi del Consiglio di Stato (Lega con 2 seggi ma la partita con il PLR non è chiusa) sia nelle performance dei singoli partiti. Una grande fotocopia di quanto si è registrato quattro anni fa (leggi articolo correlato).  

Caverzasio: "Non sottovalutiamo nessuno. Destra senza speranza"

"Il risultato attribuito alla Lega è sicuramente positivo ma non va sottovaluto nessuno. Un sondaggio non cambia le carte in tavola", commenta il capogruppo della Lega Daniele Caverzasio. "I risultati rispecchiano ciò che ci aspettavamo e dunque non sono stupito più di tanto: siamo in vantaggio ma la partita è aperta anche perché l'UDC nn corre più con noi rispetto a 4 anni fa. In questo senso credo che per l'elettorato democentrista sia ormai chiaro che non ci sono speranze di fare un seggio in Consiglio di Stato e quindi ritengo sia molto semplice decidere a chi affidare il proprio voto. Per la Destra il fantasma del voto utile è insomma sempre più presente".

Rusconi: "Caverzasio guardi in casa sua. Puntiamo ad ottenere un ottimo risultato"

"Caverzasio dovrebbe avere almeno l'eleganza di guardare in casa propria", ribatte al capogruppo leghista Pierre Rusconi, candidato de La Destra. "Noi non siamo considerati in questo sondaggio per una questione tecnica, come sottolineato dagli stessi autori. Quattro anni fa non abbiamo partecipato alla corsa per il Governo per far vincere il partito di Caverzasio e dunque manca il presupposto per applicare il modello matematico. E in ogni caso il fatto che la Lega si appelli ancora il voto utile ne denuncia la debolezza e la paura".

Detto questo, aggiunge Rusconi, poco cambia. "Noi andiamo avanti per la nostra strada anche perché questo sondaggio mi pare davvero poco affidabile. Il campione interrogato dal sondaggista in prima battuta esclude addirittura la Lega dal Governo, del tutto inverosimile, e dopo la ponderazione i seggi diventano addirittura due: mi pare davvero che le basi scientifiche scricchiolino. E poi non si tiene conto dei preferenziali, che sulla lista per il CdS pesano parecchio, e di altre variabili piuttosto importanti. Le nostre speranze di ottenere un ottimo risultato sono dunque immutate e continueremo a lavorare per questo obbiettivo".     

Vitta: "Possibile il raddoppio. Sorpreso dal risultato dei Verdi"

Soddisfatto anche Christian Vitta: "Sicuramente il sondaggio per quanto riguarda il PLR riflette l'entusiasmo che abbiamo respirato durante gli incontri di partito di queste settimane. Il PLR è in corsa e quindi anche gli obbiettivi che ci siamo posti sono aperti. Mi sembra che si possa dire che siamo ben messi sul consolidamento delle posizioni che è il presupposto per tentare il raddoppio in Governo. Oggi abbiamo la conferma che il traguardo è raggiungibile. Per quanto riguarda gli altri risultati, in generale, la stabilità dei partiti storici ci può stare, sorprende invece che i Verdi siano al palo. Probabilmente è questo il dato più sorprendente".  

Jelmini: "Risultato distante dalle nostre ambizioni, ma..."

Meno entusiasta Giovanni Jelmini. Il suo PPD è sulle posizioni di quattro anni fa ma molto lontano dall'obbiettivo del raddoppio: "È un sondaggio – ammette il presidente del PPD - un po' distante dalle nostre ambizioni. Ma manca la variabile importante dei preferenziali che per un lista forte come la nostra è un fattore piuttosto pesante". 

"È difficile – aggiunge Jelmini - interpretare sia la situazione attuale che il clima elettorale. Intanto per le strade lo si percepisce meno di 4 anni fa, cosa che mi fa credere la gente è purtroppo sempre più lontana dalla politica. Sarà più facile fare una valutazione quando la campagna entrerà nel vivo tra un paio di settimane". 

Lurati: "Moltiplicare le forze"

I sondaggi rimangono sempre tali, “quanta scientificità ci sia è difficile dirlo”, commenta Saverio Lurati. Scientificità o meno, per il presidente del PS, i dati sono eloquenti: “Ci dicono chiaramente che non dobbiamo assolutamente mollare la presa. La nostra è comunque una posizione fragile e quindi dobbiamo moltiplicare le forze per fare in modo che i nostri elettori continuino a pensare con convinzione di votare socialista e non siano tentati di regalare il voto all’esterno del partito”.

Quel 16% che vede al momento i socialisti mantenere il risultato di quattro anni fa non è quindi un dato che permette di tirare un sospiro di sollievo, al contrario, “non solo ci invoglia ma ci impone di continuare a essere presenti e dimostrare che se c’è una alternativa, questa è il PS. E noi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione”

Savoia: "Verdi e Lega sottostimati. Una bella carica di energia"

Per nulla afflitto Sergio Savoia i cui Verdi sono dati al palo: "Quattro anni fa ci davano a meno del 5% poi abbiamo fatto il 7,6% per il Gran Consiglio: se tanto mi da tanto penso che possiamo continuare con serenità e determinazione la nostra campagna elettorale. Penso che sia noi che la Lega siamo sottostimati, mentre i partiti storici sono tutti un po' altini. Ma quello che conte e che mi interessa sono i voti più che i sondaggi".

"Fatta questa premessa – conclude il coordinatore dei Verdi – l'indagine pubblicata dal Giornale del Popolo per noi è uno stimolo: siamo lì e siamo in partita. Ci dà una bella carica di energia per le prossime settimane. Siamo l'unico partito non di Governo che può ambire a fare un ottimo risultato: quindi avanti tutta nel convincere i cittadini a votare la scheda dei Verdi sia per il Consiglio di Stato che per il Gran Consiglio. I nostri obbiettivi non cambiano e nelle prossime settimane dovremo concentrare ogni nostro sforzo nello spiegare ai ticinesi che se desiderano avere un rappresentante dei Verdi in Governo è indispensabile il voto alla lista, così come è indispensabile rafforzare la nostra pattuglia di deputati in Gran Consiglio per riuscire ancora di più a fare la differenza dopo comunque un ottimo bilancio di legislatura da parte del gruppo parlamentare". 

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