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27.01.2016 - 16:260

Locarno, il Governo chiude il caso "Appaltopoli". Cartellino giallo per il sindaco Scherrer e il vice Caroni. Che si portano via la responsabilità di tutti. Non gradiscono e lo fanno sapere

Alla nota del Governo, sono seguite due prese di posizione degli ammoniti

BELLINZONA – Il Consiglio di Stato fa sapere oggi “che si è conclusa la procedura di vigilanza concernente l’operato del Municipio di Locarno in tema di assegnazione di commesse pubbliche”.
Insomma, il caso     che, giornalisticamente, è stato definito “Appaltopoli”, è chiuso, a meno di eventuali ricorsi contro la decisione. Il caso si chiude con l’ammonimento dell’attuale sindaco, Alain Scherrer, e del vicesindaco, Paolo Caroni. Nessun provvedimento invece nei confronti dell’ex sindaco Carla Speziali, che ha lasciato il Municipio un anno fa.

Ma alla nota del Governo, che pubblichiamo di seguito, hanno fatto seguito due comunicati stampa di Scherrer e Caroni, che non hanno particolarmente apprezzato il cartellino giallo. E che pubblichiamo sotto la nota governativa.

La nota del Governo

“Nel 2013 i fatti in questione sono stati oggetto di accertamenti penali disposti dal Procuratore generale del Ministero pubblico. La procedura si è chiusa con l’emissione di un Decreto di abbandono il 22 novembre 2013, in quanto dagli accertamenti non erano emerse ipotesi di reato.
Le verifiche amministrative, sfociate nel rapporto dell’Ufficio lavori sussidiati del Dipartimento del territorio del dicembre 2014, hanno però evidenziato diverse incongruenze nell’applicazione della legislazione sulle commesse pubbliche, in relazione alle commesse ricorrenti e in particolar modo attraverso l’agire dei servizi dell’amministrazione comunale.

A questo proposito, si può rimproverare ai Municipi della legislatura 2008-2012 e precedenti, di non aver introdotto degli strumenti che garantissero un effettivo controllo sulla corretta attribuzione delle commesse pubbliche ricorrenti. Un aspetto di competenza del collegio municipale, chiamato a rispondere dell’operato dell’Amministrazione comunale e dell’applicazione di tale legislazione.

Per questa mancanza, si è ritenuta quindi adeguata una sanzione disciplinare a carico dei membri del Municipio della legislatura 2008-2012. Si evidenzia che le sanzioni non sono invece applicabili per fatti precedenti a cinque anni, in ragione della prescrizione disposta dalla Legge organica comunale (LOC). Inoltre, la sanzione è applicabile unicamente ai membri di Municipio di quella legislatura, tutt’oggi in carica; si tratta pertanto dell’attuale Sindaco Scherrer e del Vice-Sindaco Caroni.
Questa decisione viene loro applicata non tanto quanto diretti responsabili delle violazioni riscontrate, ma piuttosto in qualità di membri di un collegio che non ha efficacemente istaurato a tempo debito i necessari meccanismi di controllo, strumenti essenziali per poter ravvisare e correggere le lacune nell’applicazione della Legge sulle commesse pubbliche. Non è stato pertanto necessario andare oltre il provvedimento minimo previsto dalla LOC.
Il Consiglio di Stato tiene a evidenziare come il Municipio di Locarno abbia reagito positivamente negli ultimi due anni: a partire dal 2013, prima degli accertamenti della Magistratura e dell’apertura della procedura di vigilanza amministrativa, l’Esecutivo comunale ha infatti attivato una serie di misure con l‘obiettivo di correggere le disfunzioni nelle procedure di assegnazione delle commesse pubbliche e nei processi decisionali in delega all’amministrazione.
Il Governo tiene inoltre a rimarcare come il Municipio debba proseguire sulla strada intrapresa, in modo da garantire una corretta applicazione della legislazione in materia di commesse pubbliche, un efficace controllo delle procedure e la correzione di eventuali incongruenze”.

La nota di Scherrer

“Preso atto del comunicato stampa del Consiglio di Stato in merito alla vicenda degli appalti che ha coinvolto la Città di Locarno, rilevo e sottolineo che non sono emerse delle responsabilità politiche individuali e che le sanzioni sono da intendere come a carico di tutto il Collegio municipale, ivi compresi i municipali attualmente non più in carica. 
In veste di Sindaco della Città di Locarno, non mi sottraggo alle responsabilità di quanto svolto anche dai Municipi precedenti, consapevole e soddisfatto del fatto che nella presente Legislatura, già prima della sentenza del Consiglio di Stato, abbiamo lavorato e corretto ciò che precedentemente non è stato sufficientemente ed efficacemente approfondito e fatto emergere.
Il Municipio, oggi da me diretto, si è dato delle regole affinché le lacune del passato non abbiano più a ripetersi e posso assicurare ai nostri cittadini che quanto è stato fatto nel corso della presente Legislatura sarà la nuova pagina, sicuramente positiva, sulla quale scrivere il futuro della nostra Città. Un futuro all’insegna della collegialità, della trasparenza e del rispetto di cittadini e contribuenti”. 

La nota di Caroni

“Ho preso atto con delusione della decisione assunta in data odierna dal Consiglio di Stato in merito alla procedura sugli appalti. Osservo comunque che il CdS ha evidenziato che le sanzioni sono state a noi applicate quali membri di un collegio e non per diretta responsabilità. 
Non avendo ancora a disposizione le motivazioni del provvedimento, non posso e non voglio esprimermi sul merito della questione, cosa che eventualmente farò a tempo debito.
A prescindere quindi da considerazioni giuridiche che saranno semmai dibattute nelle opportune sedi ricorsuali, rilevo comunque dal comunicato stampa che a seguito di una legge a dir poco opinabile, solo i municipali ancora in carica subiscono le conseguenze di una responsabilità politica collettiva anche per chi non è più in carica (senza distinzioni di ruoli e/o di colpe). Inoltre mi sembra discutibile che la procedura si è limitata a sanzionare municipali attualmente in carica per alcune decisioni municipali risalenti addirittura a precedenti legislature, durante le quali nemmeno erano in carica”. 

Red

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