CORONAVIRUS
I rappresentanti della Comunità serba in Ticino chiedono di non rientrare in patria per le vacance
Miletic: "Mi rivolgo a tutti i serbi che vivono in Ticino, ma anche a tutti gli altri che hanno intenzione di recarsi in Serbia, di annullare o posticipare il viaggio o le vacanze programmate e, di trascorrere i giorni liberi in Ticino o Svizzera"

di Vladimir Miletić*

Siamo nel periodo delle vacanze estive e molti serbi domiciliati in Svizzera, come ogni anno, si preparano d’andare in vacanza nella propria patria per trovare familiari e parenti. Vista la situazione attuale in Svizzera, in particolare l'aumento del numero di nuovi casi, tra i quali alcuni per via del contatto con persone che hanno fatto il ritorno dalla Serbia, penso che sia necessario informare tutti i membri della comunità serba in Ticino che l'attuale situazione epidemiologica in Serbia è stabile, ma se si verifica un aumento del numero di nuovi casi, purtroppo, la situazione potrebbe peggiorare rapidamente.

In alcune città della Serbia sono state reintrodotte le misure di protezione. A Belgrado è obbligatorio indossare la maschera protettiva in tutti gli spazi chiusi, mentre a Kragujevac, Vranje e Novi Pazar è stato dichiarato di nuovo lo stato d’emergenza. Lo stato maggiore di condotta ha annunciato che se sarà necessario, si introdurranno delle misure più restrittive.

 

Se non sarà possibile annullare gli spostamenti verso la Serbia, invitiamo tutte le persone di seguire rigorosamente le misure di protezione indicate e di fare un test Covid al rientro in modo da non mettere in pericolo altre persone. Con questo scritto inoltre invito tutti i membri della comunità serba a scaricare l'applicazione ufficiale della Confederazione Svizzera, SwissCovid, che aiuta le autorità a monitorare le infezioni da coronavirus e a prendere efficaci le misure  contro la sua diffusione.

*rappresentante Comunità serba in Ticino e direttore del progetto Serbinfo.ch

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