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Trekking
19.06.2018 - 16:590
Aggiornamento: 18.07.2018 - 17:18

Meraviglia dell'effimero alle pendici del Gridone... Che spettacolo il Bosco Sacro di Brissago con il maggiociondolo in fiore!

I fiori scendono a grappoli di un giallo dorato, che ricorda il colore della ginestra e la struttura della glicine. Sopra Mergugno questa pianta raggiunge dimensioni ragguardevoli per la specie, con altezze fino a oltre 10 metri. GUARDA LA GALLERY

BRISSAGO – È una meraviglia della natura, in questi giorni, lo spettacolo del Bosco Sacro di Mergugno con il maggiociondolo in fiore. Centinaia di alberi sono ammantati di giallo e colorano la foresta ai piedi del massiccio roccioso del Gridone, sui monti di Brissago.
Ma è uno spettacolo effimero, che durerà ancora alcuni giorni soltanto, perché i fiori hanno già perso il loro caratteristico profumo.

Per vederlo bisogna salire in auto fino al piccolo nucleo di Mergugno, che si trova a circa 1'000 metri di quota, in cima alla Costa di Mezzo. Da lì si sale il sentiero che porta alla Capanna al Legn e poi alla vetta del Gridone, passando appunto per il Bosco Sacro, dove in località Pislone, a quota 1'220, si trovano i primi alberi di maggiociondolo alpino (Laburnum alpinum), molti dei quali sono pluricentenari.

I fiori scendono a grappoli di un giallo dorato, che ricorda il colore della ginestra e la struttura della glicine. Il maggiociondolo è un piccolo albero delle leguminose, come la robinia e la ginestra, e contiene in tutte le sue parti la citisina, un alcaloide tossico per uomini e animali.

Sopra Mergugno questa pianta raggiunge dimensioni ragguardevoli per la specie, con altezze fino a oltre 10 metri. Caratteristica del bosco di maggiociondolo alpino è l'abbondante presenza di felci, indice di elevata umidità atmosferica. Il legno è durissimo e simile all'ebano, quindi molto resistente alla decomposizione. Il momento della fioritura si situa tra la primavera e l’estate, ed è uno spettacolo fantastico.

Al maggiociondolo si ispirò lo scrittore John Ronald Reuel Tolkien quando creò nella sua inesauribile fantasia Telperion e Laurelin, l'Albero d'Argento e l'Albero d'Oro che illuminavano la terra di Valinor durante gli Anni degli Alberi.

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