La denuncia del municipale Giuseppe Cotti: "Sugli appalti a Locarno non c'è trasparenza"

LOCARNO - "Negli appalti pubblici a Locarno manca trasparenza". Lo denuncia il municipale PPD Giuseppe Cotti, in uno scritto inviato a liberatv. Scritto che pubblichiamo integralmente. Una presa di posizione clamorsa, la sua, che non mancherà di aprire un dibattito politico.

"La città di Locarno soffre una mancanza di trasparenza in materia di appalti pubblici. Una frase simile – pronunciata da un municipale! – potrebbe apparire una stonatura, una sorta di ammissione di responsabilità. E invece, si tratta purtroppo di una semplice descrizione della situazione nella quale ci troviamo: una situazione che, per di più, si protrae da diverso, troppo tempo.

Lo ripeto: non so se in altri Comuni siano maestri in quest’ambito, ma di sicuro Locarno non eccelle.

La legge è chiara. L’ente pubblico è tenuto a pubblicare ogni anno la lista dei mandati pubblici che ha assegnato. Non è solo una questione di legge: la voglia di trasparenza, infatti, dovrebbe essere istintiva in chi è chiamato a gestire la cosa pubblica. I cittadini hanno il sacrosanto diritto di sapere come vengono spesi i soldi delle loro imposte: il diritto di conoscere a chi, per quale importo e seguendo quale procedura vengono assegnati gli appalti per l’esecuzione di compiti pubblici. Ci mancherebbe altro.

Così dovrebbero funzionare le cose. Sennonché, da quando sono entrato in carica come municipale nell’aprile 2012, ho incontrato non poche difficoltà nell’ottenere una lista dei mandati pubblici. E questo perché un elenco non esiste e, quando viene richiesto, deve essere creato a posteriori. Non esiste all’interno dell’amministrazione comunale alcun controllo sulle decisioni prese dai vari servizi e dall’Esecutivo in materia di appalti pubblici: nessuna forma di vigilanza che consenta di accertare il rispetto delle procedure imposte dalla legge e – non da ultimo – di assicurare una dovuta alternanza fra le ditte incaricate. 

Una situazione particolarmente problematica, insomma, che produce peraltro risultati non esattamente confortanti. Per fare solo due esempi: la manutenzione ordinaria delle strade non è messa a concorso da diversi anni, così come le opere per i servizi di pulizia degli stabili comunali. Parliamo di centinaia di migliaia di franchi ogni anno! Una situazione inaccettabile e incomprensibile, e non solo per una questione di trasparenza: i concorsi per lavori ricorrenti – siano essi di manutenzione ordinaria o altro – devono essere rinnovati regolarmente, anche per innescare i sani meccanismi della concorrenza, a tutto vantaggio dei prezzi e quindi del cittadino.

Non intendo comunque limitarmi alle critiche, anche perché fortunatamente qualche rassicurazione la si può oggi dare. L’attuale Esecutivo – dopo aver preso atto della lista delle fatture pagate dal Comune nel 2012 – ha infatti deciso di correggere questa annosa e poco edificante situazione. A breve, sull’esempio di quanto già viene fatto a livello cantonale, la Città dovrebbe dotarsi di un programma informatico che consentirà di registrare tutte le decisioni relative ai mandati pubblici e di effettuare regolari controlli. Il Municipio ha inoltre deciso di porre sotto la lente le attuali commesse periodiche. Un atto dovuto, nell’ottica di un rapporto di fiducia fra cittadino e istituzioni. 

Certo, qualche cittadino potrebbe legittimamente chiedersi perché questo gesto di responsabilità politica giunga solamente in questa Legislatura, considerato come in gioco vi è un tema cruciale quale la gestione dei soldi pubblici. Non ho la pretesa di fornire risposte per un periodo nel quale non sedevo in Municipio. Mi limito unicamente ad osservare che la trasparenza dovrebbe essere sempre al centro dell’azione politica".

Giuseppe Cotti