ImmigrazioneMassa
20.06.2014 - 13:280
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Berna: dal 2017 tornano ufficialmente i contingenti, frontalieri compresi

Saranno contingentati anche i permessi di soggiorno di breve durata da quattro a dodici mesi per evitare che i contingenti vengano aggirati con permessi brevi. In tutti questi casi verrà applicato il principio di preferenza alla manodopera locale

BERNA - Dal 2017, il Consiglio federale intende sottoporre a contingenti tutte le categorie di immigrati a partire da un soggiorno di 4 mesi e i frontalieri. È quanto prevede il piano di attuazione dell'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa adottato oggi dal Consiglio federale. Per la cronaca, i lavoratori notificati (assunzioni d'impiego, indipendenti, distaccati) possono lavorare in Svizzera per un massimo di 90 giorni.

Stando a una nota del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), per determinare i contingenti e i tetti massimi, il Consiglio federale non terrà conto solo dei bisogni dei Cantoni, ma si farà anche consigliare da un'istanza separata, formata da rappresentanti delle autorità della migrazione e di quelle preposte al mercato del lavoro della Confederazione e dei Cantoni. Saranno coinvolte anche le parti sociali.

Il Consiglio federale intende "mantenere e sviluppare le strette e importanti relazioni con l'UE e i suoi Stati membri", precisa il comunicato. Al contempo farà in modo di promuovere maggiormente e sfruttare meglio il potenziale di manodopera già disponibile sul territorio, ad esempio conciliando famiglia e lavoro oppure permettendo a chi è privo di una formazione professionale di recuperarla.

Non ci sarà "un obiettivo di riduzione rigido" per l'immigrazione, perché non permetterebbe di tener conto delle condizioni dell'economia e del mercato del lavoro. Un simile approccio è compatibile con l'articolo costituzionale, che di fatto non fissa alcun tetto massimo concreto, precisa il governo.

Oltre ai permessi di dimora (5 anni) saranno contingentati anche i permessi di soggiorno di breve durata da quattro a dodici mesi per evitare che i contingenti vengano aggirati con permessi brevi. In tutti questi casi verrà applicato il principio di preferenza alla manodopera locale.

Anche il numero dei frontalieri sarà contingentato e i Cantoni potranno prevede ulteriori limitazioni per tutelare il mercato del lavoro regionale.

L'ammissione dei cittadini UE/AELS sarà meno restrittiva rispetto a quella applicata ai cittadini di Paesi terzi poiché potranno essere ammessi anche senza qualifiche specialistiche. Il Consiglio federale quindi non rinuncia al sistema d'ammissione binario. Il governo è di principio contrario a limitare il ricongiungimento familiare e a reintrodurre lo statuto di stagionale.

Il DFGP elaborerà ora un progetto di legge da porre in consultazione che tenga conto di questi principi in collaborazione con i dipartimenti degli affari esteri (DFAE) e dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Nel contempo il DEFR verificherà se sarà necessario adattare le misure di accompagnamento.

Il DFGP presenterà la domanda già annunciata per l'adeguamento dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Entro l'autunno, sottoporrà al Consiglio federale anche un progetto di mandato negoziale con l'UE.

ATS

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