Sui ristorni dei frontalieri il Governo decide a maggioranza di non decidere. E la Lega va all'attacco mandando alle redazioni una foto di tre coniglietti

Il Consiglio di Stato ha rinviato la decisione sul blocco parziale proposto dal presidente Claudio Zali. Il Movimento di Via Monte Boglia: "Avanti così a calar le braghe con i vicini!”

BELLINZONA - Nulla di fatto. Il Consiglio di Stato, nella sua seduta odierna, ha deciso (a maggioranza) di non decidere sulla proposta del presidente Claudio Zali di congelare parte dei ritorni sui frontalieri. Il Governo, come anticipato dal Corriere del Ticino, ha preferito prendersi ancora del tempo per riflettere, anche alla luce della visita che farà venerdì in Ticino il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Per una decisione definitiva c’è comunque tempo fino al 30 giugno.

Ma sul rinvio odierno in Consiglio di Stato polemizza pesantemente la Lega. Il Movimento ha inviato alle redazioni un comunicato stampa con allegata una foto di tre coniglietti, con un evidente riferimento ai Consiglieri di Stato che si sono opposti alla linea leghista: “Che i ministri P(L)R e P$ - si legge nella nota - osteggiassero la proposta era cosa nota, ma vista la posizione del gruppo PPD in parlamento dal CdS Beltraminelli ci si aspettava quantomeno un po' di coerenza e quel pizzico di coraggio che a volte non fa male! Per l'ennesima volta la partitocrazia storica ha boicottato invece la proposta dei rappresentanti leghisti e dimostrato la sudditanza alla politica federale e alla vicina Penisola”.

“Il triciclo P(L)R-PPD-P$ ha difatti "deciso" di non decidere - si conclude il comunicato - dimostrando ben poco coraggio e soprattutto evidenziando quanto siano disposti a combattere per gli interessi del Ticino e dei Ticinesi, ovvero ben poco, a differenza dei nostri Consiglieri di Stato Zali e Gobbi che sul tavolo hanno messo un’idea giusta e realizzabile. Avanti così a calar le braghe con i vicini!”