È importante che ognuno, giovane o non più giovane, si faccia un giudizio sugli anni di piombo. Questo film dura un'ora e mezza. Ma vale la pena di guardarlo. Per capire
LOCARNO – È importante che ognuno, giovane o non più giovane, si faccia un giudizio sugli anni di piombo. Quella dei fratelli Patrizio e Roberto Peci è una storia importante di quell’epoca. Perché segna di fatto la fine delle Brigate rosse, e Roberto, condannato a morte e ucciso dal terrorista Giovanni Senzani – il protagonista del film "Sangue", la cui presenza a Locarno sta suscitando un putiferio - è un ragazzo di soli 25 anni, la cui moglie aspetta una bambina.
Un ragazzo che viene ucciso per ritorsione, perché suo fratello è diventato un pentito. Questa storia si intreccia con quella delle BR nel film “L’infame e suo fratello”, del regista Luigi Maria Perotti. Un film documentario, nel quale parlano la sorella e la figlia della vittima: Ida e Roberta.
Il film dura un’ora e mezza. Ma vale la pena di vederlo, per capire.
emmebi