CAMORINO - Lex dura lex. Non si fanno sconti a nessuno. Nemmeno per l’Epifania. “Il modo migliore per evitare che accadano cose del genere è rispettare le regole della circolazione stradale, nel caso specifico i limiti di velocità”. Così il capo del Reparto del traffico – la Polizia stradale -, Marco Guscio, replica alle lamentele di Sergio, padre di famiglia milanese che, venuto in Ticino per una gita fuori porta, si è visto sequestrare l’auto, una Ford Fiesta, in quanto non aveva i soldi per pagare la multa: mille franchi.
Il signor Sergio ha affidato le sue lamentele al quotidiano Il Giorno. Ha raccontato di essere venuto in Ticino con moglie e figli, di averli lasciati a Chiasso e di essere andato a giocare al Casinò di Mendrisio. La fortuna non l’ha aiutato: non solo ha perso soldi al gioco, ma al ritorno è stato beccato dal radar. Ha detto di non essersi accorto che su quel tratto di autostrada c’era il limite di 80 all’ora.
"Ero in buona compagnia, tutti automobilisti italiani – ha raccontato al Giorno -. Se il limite c'era non l'abbiamo visto, eravamo in quella terra di nessuno tra i due Stati. A un certo punto la Polizia elvetica ci ha affiancato segnalandoci di seguirli. C'era un dispiegamento di forze che non avevo mai visto, almeno quindici agenti. Ci hanno fatto uscire dall’autostrada e parcheggiare in una grande area di sosta dove uno per uno siamo stati fatti salire su dei furgoni attrezzati ad ufficio".
Non avendo i mille franchi con cui pagare la multa, il milanese ha dovuto lasciare la sua Ford “in ostaggio” agli agenti.
“Una prassi normalissima – spiega Marco Guscio -. Preciso che non si tratta di un sequestro: l’auto viene semplicemente trattenuta agli stranieri che commettono gravi infrazioni e non hanno il denaro per pagare la multa. E viene riconsegnata al momento del pagamento. Aggiungo che in questo caso l’automobilista viaggiava a 45 chilometri all’ora in più del consentito, e avrebbe comunque avuto il divieto di circolazione in Svizzera”.
Il capo della Stradale precisa inoltre che il fermo è avvenuto alle 13,56, quindi di giorno, con tutti i trasporti pubblici a disposizione. “Non vedo il problema – conclude Guscio -. I limiti vanno rispettati. Noi applichiamo le leggi, e ritengo siano leggi corrette”.
Se il milanese avesse circolato a oltre 150 su 80 avrebbe potuto sì subire la confisca dell’automobile, come potrebbe accadere al 40enne straniero fermato a Lodrino, sempre il giorno dell’Epifania, che viaggiava a 217 all’ora. Velocità che rientra nel concetto di pirateria della strada. Spetterà comunque al giudice decidere l’eventuale confisca del veicolo.
emmebi