La proposta anticipata oggi dal direttore del DI, che sarà sottoposta a breve ai Municipi coinvolti, si aggiunge all’intento, dichiarato nei giorni scorsi, di garantire l’apertura ‘no-stop’ di un posto di polizia a Mendrisio
BELLINZONA – Impiegare i militi della Protezione civile nella vigilanza sul territorio. Questa la misura che il Dipartimento delle istituzioni intende mettere in atto per arginare le ondate di furti che continuano a susseguirsi soprattutto nel Mendrisiotto.
Ad annunciarlo ai microfoni della trasmissione radiofonica Modem, che ha dedicato la trasmissione odierna al tema della sicurezza nel Mendrisiotto, come si legge sul portale della RSI, lo stesso direttore del DI Norman Gobbi.
Il ministro ticinese si era fin da subito detto contrario al ricorso a ronde o altre misure non coordinate che prevedrebbero l’assunzione di agenzie di vigilanza privata e, sempre alla RSI, aveva anticipato l’intento di voler garantire l’apertura ‘no-stop’ di un posto di polizia a Mendrisio. A questa misura, si aggiunge ora la proposta di affiancare all’operato della polizia quello della protezione civile. Proposta che il ministro Gobbi sottoporrà nel corso dell’incontro sul tema sicurezza che dovrebbe tenersi a breve fra istituzioni e Municipi.
La misura prevede l’organizzazione di un servizio di sorveglianza a opera dei militi arancioni. Infatti, ha spiegato ai microfoni di ReteUno Gobbi, la Protezione civile con i suoi uomini e mezzi ben riconoscibili potrà essere una misura preventiva in grado di evitare il ripetersi di razzie, come quella avvenuta a Coldrerio, da parte delle bande che da oltre confine, milanese e torinese in primis, raggiungono a ondate la Svizzera muovendosi lungo l’asse autostradale.